Milan smarrito, e nuova stagione al di sotto delle aspettative. Le ambizioni Scudetto, per molti già fragili in estate, sembrano ora definitivamente tramontate, lasciando spazio a un clima di incertezza che coinvolge squadra, società e tifosi. Con soli 22 punti conquistati in 15 giornate, il percorso dei rossoneri è segnato da una mancanza di continuità e di identità, fattori che stanno complicando anche la corsa verso un piazzamento valido per partecipare alla prossima edizione di Champions League. La rosa era stata costruita per competere al vertice, ora è settima in classifica in campionato e si trova a lottare per non scivolare ancora più in basso… Insomma, la situazione dalle parti di Milanello e di Casa Milan è particolarmente critica.

Il tecnico, Paulo Fonseca, sempre più isolato, sembra incapace di invertire la tendenza. Dopo la sconfitta di Bergamo, ha provato a giustificare il risultato lamentandosi della direzione arbitrale, ma le sue dichiarazioni sono state subito smentite da due leader dello spogliatoio, Morata e Reijnders, che hanno pubblicamente dato merito all’Atalanta per la vittoria. Un episodio, questo, che ha chiaramente evidenziato una frattura interna allo spogliatoio, e che alimenta la percezione che Fonseca stia perdendo il controllo sulla squadra. Gli errori tattici, uniti a risultati altalenanti, non fanno altro che mettere in discussione il suo ruolo alla guida di un progetto che pare sempre più confuso.

La sensazione è che la società stia riflettendo su cambiamenti radicali. Con l’allenatore sempre più in bilico, crescono le voci di una possibile rivoluzione tecnica e, udite udite, dirigenziale. L’assenza di un fronte unito tra società, allenatore e squadra rischia di compromettere ulteriormente una stagione già di per sé molto deludente. Ad alimentare questo status di tensione ci ha pensato ieri il quotidiano La Repubblica: i problemi del Milan potrebbero non limitarsi al campo…

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