Milan, Furlani minacciato di morte: il clamoroso retroscena
Dalla Finanza al Calcio: le confessioni di Giorgio Furlani nel documento sul Milan della Harvard Business School.
Il passaggio di proprietà ha introdotto cambiamenti decisivi, come l’addio di Paolo Maldini e l'approdo dietro la scrivania di Zlatan Ibrahimovic:
Ibra è uno che fa molto gioco di squadra, vuole lavorare insieme. L'addio di Maldini? È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club dovevamo cambiare e andare avanti.
E poi, nel documento redatto dalla Harvard Business School, il retroscena più clamoroso:
Ho capito che non c’è modo di sfuggire a quello che dicono in televisione o scrivono sui giornali. Ti colpisce davvero nei giorni negativi. E poi ci sono giorni ancora peggiori, come quando ricevo minacce di morte, per esempio quando abbiamo venduto Tonali. È in quei momenti che ho pensato: “Okay, queste cose non te le insegnano alla Harvard Business School”.
Furlani conclude evidenziando l’importanza del successo sportivo per alimentare i ricavi:
Per farlo, dobbiamo puntare sui risultati sportivi. Il successo sportivo alimenta i ricavi, e i ricavi supportano il successo sportivo. È un ciclo virtuoso. Nel mondo dello sport, dei media e dell’intrattenimento, Gerry conosce tutti e può chiamare chiunque. Abbiamo un gruppo di persone e aziende molto più ampio a cui abbiamo accesso con RedBird rispetto a quando il club era di proprietà di Elliott, e RedBird è più concentrato sulla crescita del lato commerciale.