La metamorfosi di Charles De Ketelaere dall’ombra rossonera alla luce di Bergamo ha sorpreso un po’ tutti. L’ex talento del Milan, che aveva deluso durante la sua unica stagione a San Siro, è sbocciato con l’Atalanta di Gasperini come in pochi ci avrebbero scommesso. In 74 presenze totali, il belga ha già messo a segno 24 gol e 20 assist, numeri che sembrano appartenere a un altro pianeta rispetto alla sua esperienza milanista, in cui ha collezionato solo un passaggio vincente e meno reti (quota, zero). Un’involuzione che aveva lasciato molti tifosi e addetti ai lavori perplessi.

Fabrizio Biasin, giornalista sportivo, ha dedicato un editoriale a questo cambio radicale nella carriera di CDK, descrivendo in modo colorito la sua evoluzione: "De Ketelaere mangiava i nervetti. Poi si è messo a mangiare l’insalata russa. De Ketelaere era il cugino scemo alla tavolata. Ora è quello che prende per il culo gli altri" scrive Biasin, enfatizzando la sua trasformazione da figura marginale a protagonista. L’analisi, ironica, sottolinea il grande salto qualitativo fatto dall'ex Bruges, oggi uno degli elementi chiave del gioco della Dea.

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