Boban vs Milan: l’ultimo verdetto chiude la disputa, ma lascia aperti un po' di interrogativi
Una sentenza definitiva, ma le questioni tra il club e l’ex dirigente lasciano spazio a riflessioni. Ecco cosa è successo e cosa resta in sospeso.
Zvonimir Boban, indimenticabile leggenda del Milan, è stato protagonista di una lunga e intricata battaglia legale contro il club rossonero. Tutto ha avuto inizio nel marzo 2020, quando l’ex dirigente è stato licenziato per giusta causa dalla società, allora guidata dall’amministratore delegato Ivan Gazidis e di proprietà del fondo Elliott. Boban, ritenendo il licenziamento illegittimo, ha deciso di portare la questione davanti ai tribunali, dando avvio a un procedimento che ha attirato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori per la sua complessità e i suoi risvolti.
In un primo momento, l’ex calciatore croato aveva ottenuto una vittoria importante: il tribunale di primo grado aveva riconosciuto le sue ragioni, condannando il Milan a risarcirlo con una somma significativa pari a 5,375 milioni di euro. La cifra era stata prontamente pagata e messa a bilancio dal club, ma la vicenda era tutt’altro che conclusa. Gli sviluppi successivi, infatti, hanno cambiato drasticamente le sorti della disputa.