Il Milan torna a Elliott? Che strano brindisi. Gordon Singer a Milano, di Cardinale nemmeno l'ombra...
Il Milan festeggia il Natale (e i 125 anni) senza il suo proprietario, mentre la tensione cresce e il futuro del club resta circondato da una nube di incertezza.
La festa per i 125 anni di storia del Milan non si è svolta nel clima di entusiasmo che ci si aspettava. L’evento privato pre-natalizio organizzato a Milano, in zona Tortona, ieri sera è stato segnato da un’atmosfera tesa, con una colonna sonora inedita: la contestazione dei tifosi (mai prima d'ora era successo che la tifoseria protestasse durante un evento privato del Club).
Il deludente pareggio contro il Genoa a San Siro ha alimentato la frustrazione dei sostenitori milanisti, che hanno indirizzato le loro critiche alla dirigenza e in particolare alla proprietà, a Gerry Cardinale, numero uno di RedBird. Cardinale non si è visto, né a San Siro domenica sera e né ieri al party con dipendenti, tesserati e vecchie glorie.
Fuori dal locale, i tifosi hanno urlato cori come “Cardinale, devi vendere”, una chiara espressione del disappunto verso il proprietario americano. La sua scelta di non partecipare alla festa per i 125 anni, è stata giustificata dal suo entourage come un segno di rispetto verso chi ha fatto la storia del club, ma non è stata accolta positivamente dal pubblico rossonero.
A rappresentare la proprietà ieri sera era invece presente Gordon Singer, il membro del consiglio d’amministrazione rossonero e co-direttore del fondo Elliott, che nel 2022 ha ceduto il timone del Milan a RedBird. La sua presenza, seppur non insolita, ha avuto un risalto maggiore proprio per il confronto con l’assenza di Cardinale, lasciando spazio a interrogativi sul futuro della società.