Paulo Fonseca ha parlato con franchezza nella conferenza stampa che precede la sfida tra Milan e Genoa. Il mister ha sottolineato che, nonostante la vittoria in Champions contro la Stella Rossa, il vero obiettivo è restare all’altezza della storia del club, che domani festeggia 125 anni. Dopo lo sfogo di mercoledì sera, Fonseca ha ammesso di aver avuto colloqui diretti con alcuni giocatori, e ha ribadito che il problema principale non è tecnico, ma legato all’atteggiamento e alla mentalità:

Non parlo qua dei nomi, ma ho parlato con i giocatori in questione guardandoli negli occhi, dicendo quello che penso. Dobbiamo andare avanti. Dopo la partita siamo arrivati in spogliatoio e tutti avevano la stessa sensazione, questo è un primo step; dopo abbiamo lavorato bene, con buona atmosfera. Siamo una famiglia e dobbiamo risolvere i problemi all'interno, lo abbiamo fatto. Domani giocherà la squadra che ritengo migliore per vincere la partita. Non ho ancora le idee chiare ad oggi, ma ve lo assicuro. Ho sentito l'appoggio della società, sempre. Io dico sempre la verità, è difficile nascondere quello che sento dopo una partita. Penso che devo essere sempre onesto. A volte penso che sono messaggi importanti da far passare. Ho avuto questa necessità, voi non siete all'interno e non sapete tutto.

Il tecnico si è soffermato sull’importanza del progetto legato ai giovani, spiegando che la crescita di talenti come Francesco Camarda richiede equilibrio e attenzione per evitare pressioni eccessive. Domani, contro il Genoa, potrebbero scendere in campo alcuni ragazzi del vivaio:

Il progetto del Milan Futuro è importante per avere tanti prodotti del settore giovanile in prima squadra, ci lavoriamo ogni giorno. Domani vedremo qualcuno in campo.

Milan, piovono parole pesanti: "Maldini buttato a mare, dirigenti codardi"
125 anni di Milan, spettacolo a San Siro: i dettagli della serata e tutte le Legends che sfileranno sul campo