Fonseca-Milan, svolta prima del Napoli o scatta il piano B: circolano già due possibili sostituti
Fonseca sotto pressione, ma il Milan (per ora) lo sostiene: decisive le prossime tre gare. In caso di crollo, ballottaggio tutto italiano per la panchina.
La pausa per gli impegni delle nazionali non porterà cambi drastici a Milanello. Proprietà e dirigenza continuano a sostenere Paulo Fonseca, attribuendo la sconfitta contro la Fiorentina soprattutto ai giocatori, colpevoli di un atteggiamento inadeguato e protagonisti di episodi considerati inammissibili a questo livello. Nonostante una parte dei tifosi abbia espresso il proprio malcontento verso l’allenatore portoghese, il club resta compatto a favore dell'ex Lille.
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La disciplina prima di tutto
Alla ripresa, con tutto l'organico riunito a Carnago, Fonseca farà un chiaro discorso al gruppo: finché sarà lui il tecnico del Milan l’indisciplina nello spogliatoio non sarà più tollerata. Theo Hernandez intanto verrà multato per l’espulsione rimediata dopo il fischio finale del Franchi, mentre Fikayo Tomori e Tammy Abraham potrebbero finire in panchina al rientro dalla sosta contro l’Udinese a San Siro. Fonseca, nelle ultime settimane, ha adottato un approccio più diretto e trasparente con lo spogliatoio, chiedendo ai giocatori di assumersi le proprie responsabilità, ma la strategia non ha portato i frutti sperati. La dirigenza è rimasta delusa dalla sconfitta del weekend, dall'atteggiamento in campo di alcuni giocatori e dai troppi errori tecnici. Oltre al tecnico, anche Zlatan Ibrahimovic nei prossimi giorni a Milanello potrebbe far sentire la sua voce, proprio come aveva fatto alla vigilia del match contro l'Inter.