In conferenza stampa, Sergio Conceiçao ha sottolineato due fattori che rendono la finale ancora più impegnativa: quattro o cinque giocatori non al massimo della forma e un giorno di riposo in meno rispetto all’Inter. Per affrontare queste difficoltà, il tecnico nell'ultima seduta di allenamento ha provato diverse soluzioni tattiche. La prima, e più probabile, è l’inserimento di Yunus Musah al posto di Ismael Bennacer a centrocampo. L’ex Valencia sembra pronto per garantire almeno 70 minuti di intensità, e la sua fisicità potrebbe rivelarsi decisiva contro un’Inter particolarmente forte in mediana. La seconda opzione, meno probabile, vedrebbe il Milan schierarsi con un 4-4-2, con Tammy Abraham al fianco di Alvaro Morata in attacco e Alex Jimenez e Christian Pulisic larghi sulle fasce. Conceiçao ha testato anche una terza possibilità, il 3-5-2, con Jimenez e Theo Hernandez a tutto campo e Pulisic a supporto di Morata in avanti.

La finale di domani sarà anche un banco di prova cruciale per entrambe le squadre. Per il Milan, conquistare la Supercoppa significherebbe dare un segnale forte in un momento delicato della stagione, alimentando fiducia e entusiasmo per affrontare al meglio gli impegni futuri. Conceiçao, alla sua prima finale sulla panchina rossonera, sa che l’approccio mentale e la capacità di gestire la pressione saranno fondamentali. Dall’altra parte, l’Inter arriva all’appuntamento in uno stato di forma migliore e con una rosa che combina esperienza e qualità (anche se là davanti Inzaghi ha perso, dopo Thuram, anche Correa; entrambi comunque andranno in panchina). 

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