Errori, sofferenza e una reazione da Milan: così Conceiçao riaccende il Diavolo

Juventus-Milan non è stata una partita per palati fini. Uno spettacolo avaro di emozioni, dominato dagli errori, che ha però consegnato ai rossoneri una vittoria tanto sofferta quanto significativa. Da un lato, Theo Hernandez è stato protagonista di svarioni che hanno agevolato il momentaneo vantaggio dei bianconeri, dall’altro Locatelli, Gatti e Di Gregorio hanno risposto con errori altrettanto decisivi, consegnando al Milan una vittoria in extremis. A fine gara, Sergio Conceiçao ha radunato i suoi giocatori davanti a Mike Maignan per un breve discorso motivazionale, mentre Thiago Motta si leccava le ferite dopo un’altra serata amara per la sua Juve. Al di là del risultato, il Milan è apparso ancora lontano dal concetto di squadra competitiva per obiettivi ambiziosi. Problemi offensivi, una condizione fisica precaria, la crisi di Theo e una fragilità mentale che stava per costare il raddoppio alla Juventus sono campanelli d’allarme che il tecnico lusitano non potrà ignorare. Il successo di Riad però può rappresentare una base su cui costruire un percorso di crescita, duraturo.

La nuova era rossonera porta la firma di Sergio Conceiçao, che ha già mostrato di voler imprimere un cambio di marcia netto rispetto al suo predecessore, Paulo Fonseca. Pur condividendo la nazionalità portoghese, i due tecnici sono agli antipodi per filosofia calcistica e gestione del gruppo. Conceiçao ha subito abbandonato il 4-2-3-1 a favore del 4-3-3, riportando il Milan a un calcio più diretto e verticale, dove cattiveria agonistica e intensità sono priorità assolute. La sua impronta si è vista anche nella gestione del gruppo: un allenatore “duro”, poco incline a elogi o abbracci, che punta sulla disciplina per plasmare una squadra solida e affamata. Il risultato contro gli uomini di Motta, pur imperfetto sul piano tecnico, è il primo segnale di una reazione caratteriale che l'ex Porto ha saputo innescare in pochi giorni di lavoro. Lo spirito di lotta sarà fondamentale per affrontare le sfide future, dalla finale della Supercoppa italiana in programma lunedì sera contro l'Inter alla rincorsa al quarto posto in Serie A.