Rafa Leao è finito di nuovo sotto la lente della critica di stampa e tifosi. Le qualità del portoghese non si discutono, l’atteggiamento a volte, invece, non è quello che vorresti aspettarti. L’atteggiamento tattico e quello comportamentale... L’ex Lille si trova a dover affrontare un nuovo momento delicato sia nel Milan, sia con la maglia della propria nazionale.

Partiamo da qui. Nella selezione del ct Roberto Martinez lo intravedi qua e là, nascosto dall'ombra di Cristiano Ronaldo che continua a infrangere record su record. Durante l'ultima partita contro la Croazia i giornali hanno parlato di prestazione piuttosto anonima: Rafa ha collezionato poche azioni di rilievo prima di essere sostituito all'intervallo, un cambio, ha spiegato Martinez, motivato da ragioni tattiche più che da una valutazione negativa alla prestazione dell’esterno rossonero. Il giudizio della stampa portoghese però non è stato clemente: Leao gioca a intermittenza e sembra non creda molto nel valore dei propri mezzo.

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Magie e atteggiamento passivo

L’inizio di stagione di Leao con il Milan segue un andamento simile. Rafa alterna giocate da fenomeno, sporadiche, a black out pressoché totali. L‘esclusione dalla formazione titolare del Milan che ha affrontato all’Olimpico la Lazio e la polemica che ne è seguita hanno soltanto alimentato i dubbi attorno a lui e alla domanda che da troppo tempo tutti si stanno facendo: qual è il suo vero status in campo? Un campione no, perlomeno non ancora, un bad boy ormai troppo spesso, forse un eterno incompiuto... Nonostante il gol che ha salvato i rossoneri dalla seconda sconfitta stagionale e, probabilmente, la panchina di Paulo Fonseca, le questioni legate al suo comportamento e le continue prestazioni altalenanti hanno riacceso il dibattito anche sul suo attuale stato di forma.

Rafa Leao corre in campo con la maglia Milan 2024/2025

Una svolta è necessaria

Leao tornerà in campo domani sera con la nazionale contro la Scozia in Nations League, poi, superato l’impegno, dovrà poi concentrarsi nuovamente sul campionato. Le partite imminenti contro Venezia, Liverpool e Inter rappresentano una nuova opportunità di riscatto personale. Il Milan lo aspetta, dopo averlo blindato in estate (anche se per la verità non sono arrivate offerte per il suo cartellino, solo “un occhiolino“ da Barcellona), il club gli ha confermato piena fiducia, spazi e tutto ciò che gli serve per lavorare bene, serenamente. Può spegnere le critiche Rafa, deve solo credere in sé stesso e invertire la rotta. Dopo l’anno dello Scudetto con Pioli in panchina, chiuso con la palma di miglior giocatore dell‘anno, la sua crescita si è gradualmente arenata. Bisogna sbloccarsi, è arrivato il momento.

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