Leonardo Bonucci ha deciso di aprirsi durante un’intervista su Prime Video, raccontando uno degli episodi più controversi della sua carriera: il passaggio al Milan. Una scelta che ha fatto discutere tifosi e addetti ai lavori, lasciando una traccia indelebile nella storia della Juventus. Dopo anni di successi in bianconero, il rapporto tra il giocatore e il club si incrinò al punto di rendere inevitabile un doloroso addio.

Bonucci ha spiegato come la finale di Cardiff del 2017, persa contro il Real Madrid, segnò un punto di rottura. «Dopo Cardiff, qualcosa si ruppe», ha confessato. Non era più possibile continuare come prima, e quando il Milan di Yonghong Li si fece avanti con un’offerta concreta, la proposta divenne improvvisamente allettante. Il club rossonero gli promise un ruolo centrale nel progetto di rinascita: non solo sarebbe stato il pilastro della difesa, ma avrebbe indossato anche la fascia di capitano, un onore e una responsabilità che difficilmente si potevano rifiutare.

La decisione di accettare l’offerta del Milan, però, non fu solo una questione di soldi o prestigio. Per Bonucci, rappresentava l’occasione di dimostrare il proprio valore lontano dalla Juventus, una squadra dove, nonostante i successi, iniziava a sentirsi limitato. «Era il progetto perfetto per uscire dall’ombra juventina e diventare un simbolo altrove», ha dichiarato. Forse sapeva, o forse no, che questa scelta avrebbe segnato una frattura insanabile con i tifosi juventini, che non gli hanno mai perdonato il “tradimento”. Un capitolo complesso e carico di emozioni che continua a dividere il mondo del calcio. Nell'intervista a Prime, Bonucci svela alcuni retroscena interessanti del suo breve vissuto in maglia rossonera.

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