Non è critico Gerry Cardinale, è realista, pronto ad adattarsi. Dal suo approdo ai piani alti di Casa Milan ha capito - non subito - che Milano non è New York, che l'Europa non è l'America, che la differenza culturale tra gli sportivi a stelle e strisce e quelli nel vecchio continente è netta, marcata.

Il messaggio spolverato in più occasioni, quello di voler riportare il club ai fasti di un tempo, infastidisce i milanisti; i tifosi del Milan, abituati a vincere e a far parlare il campo, ai proclami hanno sempre anteposto la concretezza. E così, intervenuto negli Stati Uniti in occasione dell'evento “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”, Cardinale ha detto di essere disposto a rivedere la propria strategia comunicativa.

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Cardinale: «Il prossimo messaggio ai tifosi solo quando vinceremo»

Il mio messaggio alla tifoseria non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, come ritengo sia nostro dovere.

Gerry Cardinale ride denti stretti stadio vittoria Milan

Cardinale: «Non sto ricevendo molto aiuto nell'ecosistema italiano»

Cardinale ha sottolineato la diversità di visione tra i fan americani e quelli che vivono e frequentano gli stadi in Italia: 

In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia credo che i tifosi credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano e  con questo, ci dovrebbe essere un’ondata di miglioramenti per tutta la Serie A, in modo da diventare più competitivi.

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