Leao e il suo futuro: «Resto al Milan e vinco. Le critiche a volte mi fanno arrabbiare»
Il portoghese al Corriere della Sera: «Quando sei al Milan devi vincere, non è una scelta, è un dovere».
Rafa Leao giura fedeltà al Milan. La stella portoghese di Pioli la scorsa settimana aveva scacciato le voci sul suo futuro lontano da Milanello e questa mattina ribadisce la sua volontà al Corriere della Sera.
Il mio futuro è al Milan. Sono qui e ho ancora un contratto di quattro anni. Il Milan mi ha aiutato quando ero in una situazione difficilissima, mi è stato vicino. Io non dimentico, sono leale. Sono arrivato da ragazzino, qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio vincere ancora, la mia testa è qui.
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Leao e la promessa al Milan: «Resto qua e vinco»
Il percorso di crescita di Rafa è in continua evoluzione. L'ex Lille ha ben chiara la strada da seguire:
Per crescere devo vincere cose importanti, come la Champions o l’Europa League. Le cose belle si dimenticano troppo velocemente, quindi bisogna vincere ogni anno, il più possibile. Quando sei al Milan devi farlo, non è una scelta, è un dovere. Per lasciare il tuo nome nella storia. L'Europa League? Ci sono molte squadre forti, ma abbiamo in testa un’idea chiara: arrivare in finale e vincere. La 10 mi dà una forza in più. Il numero 10 è il calcio.
Leao e le critiche di stampa e tifosi
Tifosi e addetti ai lavori si aspettano sempre molto da lui. Leao è considerato uno dei talenti del calcio oggi in attività più cristallini. Ma qual è il suo rapporto con le critiche? Rafa risponde al Corriere:
Le critiche mi caricano sempre. A volte mi fanno arrabbiare, ma solo se non sono costruttive. Mi dispiace se sono fatte solo per provocarmi. Spesso mi chiedo: ma questo capisce di calcio? Sono emotivo, anche se non lo do a vedere. Comunque queste cose mi rendono più forte. Io so dove posso arrivare.
Futuro lontano dal calcio
Anche sul percorso da seguire nel futuro più lontano, quello che inizierà una volta appesi gli scarpini al chiodo, Rafa Leao ha le idee ben chiare:
Di sicuro quando smetterò di giocare non resterò nel calcio. Sono in questo ambiente già da dieci anni, ho vissuto tante esperienze. Voglio togliermi quel tipo di stress e dedicarmi alla mia famiglia e alle mie altre passioni.