Pulisic formato Eurostar come nella stagione 2019/2020, la prima al Chelsea dell'esterno americano. Nell'anno passato alla storia per l'ondata pandemica del Covic realizzò 11 gol e firmò 9 passaggi decisivi per i compagni, distribuiti tra Premier League, Champions League ed EFL Cup. A due mesi pieni da fine campionato, oggi Christian con la maglia del Milan - che ha fortemente voluto in estate - è già a quota 10 gol e 7 assist. Numeri da grande campione.

Milan, grande colpo di mercato

L'operazione di mercato condotta in estate da Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada, quella che dal campionato inglese lo ha portato in Serie A per circa 20 milioni di euro più bonus si è rivelata per i rossoneri un vero affare. Con i suoi gol, Pulisic ha firmato da assoluto protagonista fin qui nove punti in campionato, arrivati con le vittorie di misura su Genoa e Sassuolo e nell'ultimo turno in casa contro l'Empoli. Anche in Champions League lo scorso dicembre Christian aveva lasciato un segno indelebile nel successo di Newcastle, decisivo per la qualificazione al playoff di Europa League.

Pulisic esulta mani indicano il cielo

Jolly Pulisic

L'importanza di Pulisic al Milan però non è solo una questione numerica. Gol e assist contano, sono estremamente importanti, ma nel sottobosco c'è molto altro. Tatticamente l'americano è una carta jolly preziosissima al centro del mazzo tra le mani di Pioli: Pulisic può giocare nella posizione di ala, può schierarsi da mezzala e fungere da braccetto tra difesa e attacco, può ricoprire il ruolo di esterno o quello all'occorrenza di trequartista alle spalle del centravanti. Può fare insomma un po' di tutto. Dietro la sua rinascita in campo c'è tanto lavoro, ore e ore di allenamento mirato e un programma a tappe studiato su misura. Così Stefano Pioli a margine di Milan-Empoli 1-0:

Chris non ha mai giocato, negli ultimi 7-8 anni, con così tanti minuti e presenze. Lo stiamo aiutando e gestendo bene. È disponibile, è un giocatore troppo intelligente ed un ottimo ragazzo, troppo importante.

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