Queste critiche, ovviamente, non arrivano dal nulla. Il caos societario è inaccettabile, tra lotte di potere, ruoli vacanti da mesi e poca chiarezza su chi prende effettivamente le decisioni finali. Quella che, una volta, era la forza del Milan, ora è la sua debolezza: anche in sede di mercato, come può un giocatore sposare un progetto così confusionario? Molto complicato. La figura di Zlatan Ibrahimovic si è rivelata sostanzialmente inutile nell'organigramma societario, con Furlani che ha voluto il comando di tutte le operazioni: la sensazione è che il licenziamento di Paolo Maldini sia stato accelerato da lui. 

L'ultimo atto d'amore di Giroud nei confronti del Milan
Milan News - Rivoluzione a sinistra: Theo addio, l’erede ha già un volto