La flessibilità tattica può fare la differenza tra una squadra prevedibile e una imprevedibile e Paulo Fonseca sembra averlo capito benissimo. Il tecnico portoghese ha una missione da portare a termine, una delle tante, la prima: trasformare Christian Pulisic, valorizzarne versatilità e dinamicità. L'intenzione è quella di utilizzare l'americano non solo nelle sue consuete posizioni sulle fasce ma anche come trequartista, così da aprirsi a un ventaglio di soluzioni che possano spiazzare gli avversari e arricchire l'attacco. 

Un'idea che l'ex Lille ha confermato ieri sera a New York nel pre partita di Manchester City-Milan. A proposito, nello stadio degli Yankees, il Milan dei giovani (e di Christian Pulisic, una star da queste parti, entrato solo sul finale del match) si è imposto 3-2 con doppietta di Lorenzo Colombo nel primo tempo (al 30' e al 34') e gol di Marco Nasti nella ripresa (78'), il primo ispirato da un Samu Chukwueze già in gran spolvero, il secondo da Alexis Saelemaekers. Calcio di fine luglio, ma che intanto fa morale.

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La multifunzionalità di Pulisic

Più che il risultato fa notizia la nuova veste di “Capitan America”, non ancora sperimentata in campo, abbozzata tra gli appunti di Fonseca. Che Pulisic abbia dato la propria disponibilità a cambiare vestito non sorprende. In carriera, Christian si è sempre ben adattato a diversi ruoli sul rettangolo verde. All'alba della sua avventura in Europa impiegato come trequartista nelle giovanili del Borussia Dortmund, successivamente utilizzato in questa stessa posizione, ma anche sulle ali, da Tuchel in prima squadra, l'americano ha sempre dimostrato di saper conciliare flessibilità ed efficacia.

Anche al Chelsea, e al Milan con Pioli, ha brillato in diverse posizioni offensive. L'esperienza pregressa lo rende oggi un candidato ideale per ricoprire il ruolo di trequartista, dove la scorsa stagione ha spesso giocato Ruben Loftus-Cheek: Fonseca è convinto che Pulisic lì possa dare alla squadra più profondità e opzioni tattiche.

Fonseca e l'importanza del “numero 10”

Anche l'importanza del ruolo di trequartista nei piani tattici di Paulo Fonseca non è una novità. Dai tempi dello Shakhtar Donetsk, passando per la Roma fino al recente capitolo sulla panchina del Lille, Fonseca ha sempre dato importanza e trasmesso fiducia ai suoi numeri dieci. Le capacità dei trequartisti di legare il gioco, confezionare assist e trovare la rete sotto la sua guida hanno spesso rappresentato un fattore determinante. La formula ha funzionato, ora Paulo vuole proporla anche in rossonero.

Paulo Fonseca pensieroso camicia bianca
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