La Procura federale nei prossimi giorni tornerà a interessarsi della vendita del Milan da Elliott a RedBird, concentrandosi sui punti interni al fascicolo aperto dalla Procura di Milano a marzo. Un'indagine che per il momento ha fatto rumore solamente sui giornali, priva di concrete prove contro i rossoneri. Facciamo un passo indietro: i PM del Tribunale milanese Polizzi e Cavalleri hanno iscritto nel registro degli indagati l'amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani e il suo predecessore, Ivan Gazidis, con l'accusa di “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza" durante il passaggio delle quote di maggioranza del Club nell'agosto del 2022 dalla Elliott Management Corporation a RedBird Capital Partners.

LEGGI ANCHE Milan, Elliott precisa: nessuna partecipazione o controllo del Club

Fase due: l'analisi delle informazioni provenienti da cellulari e computer e gli interrogatori

Si attende ora l'entrata in scena della giustizia sportiva. In realtà, la prima parte della documentazione redatta dalla Procura di Milano è già sulle scrivanie del procuratore federale Giuseppe Chinè da un paio di settimane: si tratta di 12 pagine inerenti il decreto di perquisizione avvenuto nella sede del club rossonero, Casa Milan, e nelle abitazioni private degli indagati. Servono, però, maggiori dettagli e in parte arriveranno - forse, non è chiaramente scontato - dall'analisi del contenuto dei device (computer, tablet, smartphone…) sequestrati a Gazidis e Furlani. In parallelo gli indagati verranno convocati da Chiné e sottoposti a interrogatorio.

Giorgio Furlani occhiali da sole

Inchiesta Elliott-RedBird, cosa rischia il Milan

Fin qui di prove concrete nessuna, l'indagine contro il Milan però è solo alle battute iniziali. Cosa rischiano i rossoneri? Secondo la Gazzetta dello Sport, sportivamente parlando, il Club potrebbe dover fare i conti con una penalizzazione di punti in classifica al termine dell'attuale campionato o su quello della prossima stagione. La Procura della FIGC potrebbe accusare i dirigenti del Milan di “false dichiarazioni alla Co.A.P.S., la Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie, organo senza valore pubblicistico (al contrario della Covisoc) deputato a verificare i requisiti dei nuovi acquirenti". Spiega la Gazzetta: "Si vuole appurare che al momento del passaggio di proprietà (da Elliott a RedBird, ndr) non siano state taciute informazioni necessarie alla Commissione per accertare in particolare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei futuri proprietari”. La questione potrebbe chiamare in causa quattro articoli specifici del Codice di giustizia sportiva. E il rischio, nemmeno tra i più gravi, indica proprio una penalizzazione di punti della squadra in campionato.

LEGGI ANCHE Focus sul Milan indagato, cosa rischia il Club in Italia e in Europa

Zirkzee al Milan? C'è il primo "sì". Prezzo folle del Bologna: cosa trapela...
Gli acquisti più costosi della storia del Milan: Leao al primo posto