Anche nei momenti più bui, in quelli più delicati, Yacine Adli non ha mai gettato la spugna, grazie alla sua fede in Dio ha scalato la montagna che si è trovato davanti una roccia dopo l'altra. Oggi il centrocampista franco-algerino è un punto fermo della mediana del Milan: ha combattuto, ha lavorato testa bassa e si è ritagliato un ruolo importante. In conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro lo Slavia Praga, andata degli ottavi, l'ex Bordeaux ha parlato della sua trasformazione: «Non esistono segreti» ha detto.

Vigilia di Milan-Slavia Praga, la conferenza di Adli

L'anno scorso mi è mancato qualcosa a livello difensivo e su questo ho lavorato molto con lo staff. Certe cose che non vedevo prima oggi le vedo e le capisco. È stato per me un grande passo. Mi impegno tutti i giorni per continuare a crescere. Non è scattato nulla di speciale, oggi il mio modo di giocare è diverso perché è diverso il ruolo che ricopro. Mi serviva solo tempo.

adli yacine sguardo

Tra le più brillanti qualità umane di Yacine Adli spicca l'umiltà:

Non so se sono diventato un punto di riferimento, siamo in 6 centrocampisti e possiamo giocare tutti senza abbassare il livello della squadra. I miei compagni hanno caratteristiche differenti, ci vogliamo bene e vogliamo aiutare tutti la squadra a stare ad alto livello. 

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«Intensità dal primo minuto»

Lo Slavia Praga è secondo in campionato e nel girone di Europa League aveva perso una sola partita, a Roma: è un avversario insomma da non sottovalutare:

Giochiamo la prima partita in casa e cercheremo dal primo minuto di giocare con intensità, di metterli sotto pressione. Quando il Milan gioca una competizione deve sempre pensare di poterla vincere. Per noi l'Europa League è una grande opportunità: non è la Champions, ma ci sono squadre come noi di alto livello. Per dimostrare di essere di alto livello però dobbiamo vincere. Se sto aspettando la nazionale francese? Da giocatore voglio giocare al livello più alto, giocare con la Francia è un obiettivo. Spiegherò il perché più avanti, non è questo il momento.

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