Rafa Leao ha recentemente parlato del sostegno che sente quando indossa la maglia della sua nazionale, il Portogallo. A Milano la situazione che sta vivendo è diversa. L’allenatore del Milan, Paulo Fonseca, verso di lui ha mostrato un atteggiamento più critico. Il tecnico, pur minimizzando le dichiarazioni del suo numero 10, ieri in conferenza stampa a Milanello ha chiarito che se il giocatore non scenderà in campo questa sera contro l’Udinese (dalle ultime indicazioni al posto di Rafa nell'undici titolare giocherà lo svizzero Noah Okafor), sarà per una gestione delle risorse in vista degli impegni futuri. Una scelta non punitiva insomma, ma che inevitabilmente fa riflettere sulla relazione tra l'allenatore e il talento ex Lille.

Leao ha spiegato di non sentirsi al meglio dopo il rientro dagli impegni della nazionale, ma fisicamente non ha nulla che richieda riposo. Casomai, il problema alla base è un altro. Fonseca ha ribadito l’importanza di una maggiore aggressività, facendo riferimento all’atteggiamento passivo mostrato dalla squadra, e da Leao in particolare, nella sconfitta contro la Fiorentina. L’assenza di Rafa questa sera a San Siro in realtà è quindi legata più a una questione mentale che fisica. L’allenatore si attende da lui una risposta forte nelle prossime settimane, soprattutto in Champions League.

La gestione di Leao è delicata, con il Milan consapevole dello “strappo” che si è creato, ma fiducioso che possa essere ricucito in fretta. Il giocatore ha già dimostrato di saper reagire alle difficoltà, come all'Olimpico contro la Lazio lo scorso 31 agosto: subentrato in campo dopo una panchina punitiva, aveva risposto con un gol decisivo, per il 2-2 finale. La distanza tra Leao e Fonseca oggi è evidente, e il futuro dell'esterno portoghese potrebbe dipendere dalla sua capacità di adattarsi alle richieste del tecnico.

LEGGI ANCHE Milan-Udinese, diretta tv, streaming e gratis: dove vedere il match

Milan-Udinese, diretta tv, streaming e gratis: dove vedere il match
Milan-Udinese, protesta della Curva Sud: ecco cosa succederà a San Siro