Una dopo l'altra arrivano. Sono dieci, cento, mille (estremizziamo ovviamente) le conferme attorno a Romelu Lukaku oggetto dei desideri del Milan. Insomma, la pista è ben illuminata. Il Diavolo corre ma il traguardo è ancora piuttosto distante. L'attaccante belga, che vanta un'impressionante mole di reti sia a livello di club che in nazionale, è tornato sotto i riflettori dopo aver salutato gli Europei. Tuttavia, nonostante il chiaro interesse, il club di via Aldo Rossi pone delle condizioni precise per un'eventuale trattativa.

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Lukaku-Milan, parametri rossoneri inderogabili

La dirigenza del Milan ha stabilito alcuni parametri economici ben precisi sia per quanto riguarda l'ingaggio dell'attaccante sia per il costo del cartellino. Il Diavolo non intende cambiare le regole, sta mostrando una fermezza simile a quella che ha portato al “congelamento” del dialogo con Zirkzee. Il costo del trasferimento di Lukaku e il suo ingaggio dovranno quindi adeguarsi agli standard finanziari pre-impostati da RedBird, che si è imposto per Lukaku un tetto massimo di 6,5 milioni di euro per lo stipendio e considera eccessivi i 40 milioni richiesti dal Chelsea per il cartellino del giocatore.

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La concorrenza del Napoli

L'altro ostacolo è la concorrenza, quella del Napoli. La situazione è chiara: Antonio Conte vorrebbe sostituire Viktor Osimhen con l'ex colosso dell'Inter, ma finché gli azzurri non riusciranno a far cassa avranno le mani legate. L'esigenza dei partenopei di vendere Osimhen prima di poter ingaggiare Lukaku potrebbe rivelarsi per il Milan un'opportunità: non dovesse mutare la fase di stallo all'ombra del Vesuvio, almeno non a breve, Furlani e Moncada potrebbero muoversi sull'asse con Londra con maggior calma e attenzione.

Lukaku al Milan, il problema “ingaggio”

Il discorso sull'ingaggio di Lukaku è uno dei nodi più complessi da sciogliere. Il belga beneficerebbe del Decreto Crescita, visto che non ha mai perso i requisiti per poterlo applicare, ma le cifre attuali del suo contratto superano di molto il tetto massimo fissato dal Milan. Un ostacolo che rende ancor più complicato trovare un accordo che soddisfi tutte le parti in causa, senza che il Milan debba rinunciare alla propria linea di rigore finanziario.

L'evolversi della situazione sarà fortemente influenzata dalla dinamica del mercato, in particolare dalle eventuali mosse del Napoli e dalle decisioni del Chelsea in termini di flessibilità sul costo del cartellino e sulla condivisione dell'onere economico dell'ingaggio con il Milan. La dirigenza rossonera rimane ferma sulle sue posizioni, confidando che la “trattativa Lukaku” possa mutare a proprio favore nelle prossime settimane. Sì, ma come? Magari attraverso formule che prevedano un prestito con obbligo di riscatto. La pista è ben illuminata, ma il traguardo oggi è ancora un puntino lontano all'orizzonte.

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