Il difensore dell'Inter Francesco Acerbi non farà parte della lista dei convocati della Nazionale italiana di calcio in partenza per gli Stati Uniti, dove sarà impegnata nelle amichevole contro Venezuela ed Ecuador. Al suo posto Luciano Spalletti ha chiamato il difensore della Roma Gianluca Mancini.

Domenica sera a San Siro l'ex Lazio, oggi protagonista in maglia nerazzurra, si è reso protagonista di un deplorevole episodio di razzismo (così pare) contro il difensore brasiliano del Napoli Juan Jesus. La FIGC ha fatto sapere attraverso una nota che la decisione di escludere Acerbi è stata presa “per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore”. A seguito dell'esclusione, l'Inter ha comunicato che “quanto prima" chiederà al proprio tesserato “un confronto (…) al fine di far luce sulle esatte dinamiche di quanto accaduto”.

Presunto insulto razzista di Acerbi a Juan Jesus: ecco cosa è successo a San Siro

L'episodio - condannato anche dal Milan sui social - è venuto a galla dopo le parole di Juan Jesus nel post partita di Inter-Napoli ai microfoni di DAZN. In quel primo momento, però, il brasiliano non aveva parlato di atteggiamento razzista:

Le questioni di campo restano in campo. Acerbi è andato oltre, ma ha chiesto scusa. E' un bravo ragazzo e quando l'arbitro fischia va tutto a posto.

Francesco Acerbi mani al volto

Juan Jesus non ci sta

Le dichiarazioni rilasciate da Francesco Acerbi ad alcuni giornalisti nel tardo pomeriggio di ieri («non ho detto nulla di razzista») hanno invece riacceso il caso, con il giocatore del Napoli che su Instagram si è sentito in dovere di chiarire quanto accaduto:

"Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto ‘Vai via nero, sei solo un negro..’. In seguito alla mia protesta con l’arbitro, ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: ‘Per me negro è un insulto come un altro’. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere. #notoracism".

Raggiunto telefonicamente da Radio Sportiva, Federico Pastorello, procuratore del nerazzurro, nella mattinata di lunedì aveva preso le difese del suo assistito:

Acerbi non ha mai rivolto un’offesa razzista a Juan Jesus. Non gli ha mai detto “negro”.

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