La scelta di Sergio Conceição come nuovo allenatore del Milan non è figlia del caso. Per comprenderne le radici bisogna tornare a maggio, quando il tecnico lasciò il Porto con il sogno di approdare in rossonero. In quel momento, il club rossonero preferì puntare su Paulo Fonseca, ma il nome di Conceição non è mai stato dimenticato ai piani alti del Portello. Durante l’estate, il suo agente Jorge Mendes aveva più volte dialogato con Gerry Cardinale e confermato la disponibilità del tecnico di sposare il progetto milanista. Ora, dopo mesi turbolenti, quella scelta è tornata attuale.

La decisione di puntare su un tecnico dal carattere forte - spiega la Gazzetta dello Sport in edicola - è stata presa direttamente da Cardinale, poi condivisa con Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada. Il profilo di Conceição rispecchia ciò che il Milan stava cercando: un allenatore abile a imporre la propria personalità nello spogliatoio e a riportare disciplina. Emblematico l’episodio dello scorso aprile, quando mise fuori rosa quattro giocatori del Porto per atteggiamenti poco professionali. Per il Milan, la scelta di affidarsi a Sérgio Conceição rappresenta un rischio calcolato, ma anche un’importante opportunità di crescita.

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