Lo sport è divertimento e promozione di uno stile di vita sano, ma anche un momento di apprendimento e aggregazione, un'arena sociale in cui i più giovani possono sviluppare la propria personalità e instaurare relazioni con coetanei e adulti. Per questo motivo Milan, Fondazione Milan e Città metropolitana di Milano, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le pari opportunità), hanno scelto proprio i valori universali dello sport per sensibilizzare all'inclusività e al rispetto centinaia di giovani in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.

Un confronto per dire “no” al razzismo

Questa mattina, oltre 350 studenti e studentesse dei centri di formazione professionale di Afol metropolitana hanno preso parte a uno speciale appuntamento di "Tutti i colori dello sport", programma di incontri con i testimonial rossoneri che AC Milan promuove da diversi anni con l’obiettivo di favorire un confronto con le giovani generazioni su tematiche valoriali per la diffusione di una cultura di tolleranza e inclusività.

Tomori Pobega incontro studenti razzismo

Dopo l’intervento in apertura di Diana Alessandra De Marchi, Consigliera delegata alle Politiche del Lavoro, Politiche Sociali e Pari opportunità della Città metropolitana di Milano, all’Auditorium Enzo Tortora di via Soderini gli studenti hanno avuto l’opportunità di dialogare con il difensore rossonero Fikayo Tomori, nato in Canada da genitori nigeriani e cresciuto in Inghilterra, paese che ha scelto di rappresentare a livello internazionale, e Tommaso Pobega, centrocampista cresciuto nel Settore Giovanile rossonero e tornato al Milan dopo alcune esperienze in varie realtà italiane.

Gli interventi di Tomori e Pobega

Queste le parole di Fikayo Tomori:

All'interno di uno spogliatoio di calcio, la multiculturalità si respira ogni giorno. È un luogo di condivisione e di rispetto, dove le differenze tra i singoli diventano caratteristiche uniche da mettere al servizio del gruppo, una ricchezza e un valore aggiunto. Parlare di queste tematiche con studenti e studentesse è molto importante per contribuire a un cambiamento. Sono contento che si tenti di eliminare questo problema. In Inghilterra ci sono tante iniziative. Mi fa piacere parlarne perché il razzismo c’è nel calcio e fuori dal calcio. Oggi possiamo parlarne, dando un po’ di consigli su come eliminarlo. Gli insulti a Maignan a Udine? Io ero infortunato per Udinese-Milan. Ero davanti alla tv e non ho capito subito cosa fosse successo, ma mi ha fatto piacere che tutta la squadra fosse assieme a Mike, anche la società, i social… Quelle cose lì sono un momento, che però fa tutta la differenza del mondo. Dopo quello che è successo, a me fa ancora più piacere far parte di questo club.

Tommaso Pobega ha aggiunto: 

Vedere il nostro Club e la nostra Fondazione da sempre attenti a temi rilevanti come quello della discriminazione ci rende sempre più orgogliosi di vestire questi colori. Sappiamo che, come calciatori, abbiamo la possibilità di essere ascoltati dai più giovani; quindi, siamo felici di avere occasioni di confronto e di ascolto come quella di oggi. 

Kjaer vuole il rinnovo: «Per il Milan ho rifiutato l'Arabia Saudita»
Milan, Pioli può restare: ecco cosa gli chiede il Club