La risposta di Leao a Di Canio 

Non si è fatta attendere la replica di Leao, che ha scelto la piattaforma X per esprimere il suo disappunto nei confronti delle dichiarazioni dell'ex laziale. Rafa non ha usato parole, nessuna frase d'effetto, solo una foto e tre puntini di sospensione come didascalia, come copy. Un frame rievocativo di un gesto controverso che ha macchiato, e non poco, l'immagine di Paolo Di Canio negli ultimi decenni.

Durante il derby di Roma del 6 gennaio 2005, il calciatore romano, oggi 56enne, si rivolse ai tifosi caldi della Lazio alzando teso il braccio al cielo, come a fare il tipico gesto del saluto romano, noto anche come “saluto fascista”. Pur difendendo lì per lì il suo intento, sottolineando la mancanza di richiami politici, all'epoca Di Canio ricevette una multa di 10mila euro, sanzione poi condivisa anche dalla squadra. In un'intervista del 2017 è poi tornato sull'accaduto dichiarandosi pentito: 

Non rinnego le mie idee, ma il saluto romano sotto la curva Nord… È la cosa di cui più mi pento nella mia carriera.

Oggi Leao glie l'ha ricordato.

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