Il Milan ha finalmente rotto il ghiaccio in Champions League, grazie al 3-1 contro il Brugge che riporta fiducia in vista della qualificazione agli ottavi. Una serata importante quella di martedì sera per i rossoneri, che avevano bisogno di un successo per risollevarsi dopo due sconfitte di fila, con Liverpool e Bayer Leverkusen. L’esordio di Francesco Camarda nella massima competizione UEFA ha scritto una nuova pagina di storia per il Diavolo, senza però la scintilla delle grandi favole: il gol annullato al giovane talento dal VAR per fuorigioco ha lasciato un po' di amaro in bocca. Pazienza, ciò che più conta è che la squadra abbia mostrato segnali di crescita e determinazione.

I primi venti minuti contro il Brugge non erano stati all’altezza: disordine tattico, mancanza di pressing e solite incertezze difensive. Solo Maignan, con un paio di parate decisive, ha evitato guai peggiori. Dopo il vantaggio firmato Pulisic, i belgi sono riusciti a pareggiare nonostante l'inferiorità numerica, ma il film della partita aveva in serbo altri colpi di scena. Il tutto sotto l'abile regia di Paulo Fonseca, che ha cambiato la partita con due mosse rischiose: ha richiamato in panchina Leao e Loftus-Cheek per inserire Okafor e Chukwueze, che hanno prodotto i due assist decisivi per il 3-1 del triplice fischio.

Dopo la positiva serata europea il Milan è tornato ad allenarsi a Milanello in vista della delicata trasferta di sabato, in campionato, contro il Bologna. Delicata perché anticiperà il big match di San Siro contro il Napoli di Antonio Conte, capolista in Serie A, martedì nel primo turno infrasettimanale della stagione. La squadra ha bisogno di continuità, ma dovrà fare i conti con qualche assenza importante. Due in particolare.

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