Gabbia ci mette la faccia: il duro messaggio alla squadra
Dopo la disfatta di ieri sera, il difensore rossonero è stato uno dei pochi a metterci la faccia, come sempre dopo ogni sconfitta.
Dopo la sconfitta in Champions League sul campo del Bayer Leverkusen, il Milan di Fonseca riesce nell'impresa di sbagliare di nuovo anche in Serie A. Così, al termine di una prestazione folle, i rossonero vanno ko al cospetto della Fiorentina di Raffaele Palladino. Dopo tre successi consecutivi, arrivati contro Venezia, Inter e Lecce, la squadra di Paulo Fonseca è nuovamente costretta a mandare giù il boccone amaro della sconfitta, andando al tappeto all’Artemio Franchi con il punteggio di 2-1, incassando le reti dell’ex Milan Adli e Gudmundsson. A nulla è servita la rete di Pulisic, come sempre uno dei migliori in campo. L'americano è l'unica scintilla che ha questa squadra, ma puntualmente viene sostituito a partita in corso. Fonseca parlava di un problema fisico, così sarà (forse). Il Milan male, malissimo anche e soprattutto nei singoli: da Tomori a Theo, ad Abraham ancora a secco di reti su azione.
Un circo: ieri è accaduto di tutto
Nel corso della gara è accaduto praticamente di tutto, come le parate di Maignan e De Gea. Il francese ha neutralizzato un rigore su Kean. Mentre lo spagnolo ne ha parati ben due, prima a Theo e poi ad Abraham. A calare il sipario sulla gara ci ha pensato proprio il terzino francese del Milan, rimediando un espulsione diretta per proteste eccessive nei confronti dell’arbitro dopo il triplice fischio. Infatti, quella di ieri sera non è stata la miglior serata di Theo Hernandez, per usare un eufemismo. Rigore causato, poi parato da Maignan, rigore sbagliato, parato da De Gea, prestazione sottotono, assist casuale per il gol di Pulisic e infine un'espulsione totalmente non necessaria dopo il triplice fischio: il terzino è andato a muso duro con Pairetto, che gli ha sventolato il rosso davanti agli occhi. Un comportamento non adeguato per chi indossa la fascia da capitano del Milan, anche perché così salterà (almeno) le prossime due partite: le giornate di squalifica per espressioni ingiuriose od insultanti nei confronti del direttore di gara solitamente sono due. Problemi su problemi, visto che in rosa non c'è un altro terzino sinistro di ruolo e Calabria è infortunato.
LEGGI ANCHE Ma cosa state facendo? Vergognarsi è il minimo