Jurgen Klopp ha annunciato che dopo nove lunghe stagioni in estate lascerà il Liverpool. Il tecnico di Stoccarda, classe 1967, saluterà i Reds dopo aver vinto tutto, in Inghilterra e in Europa. Il prossimo anno resterà fermo, in attesa di capire su quale panchina scrivere il prossimo capitolo della sua straordinaria carriera:

Certamente non allenerò un club o una nazionale per almeno un anno, starò fermo. Questo è ciò che voglio fare.

Nei mesi scorsi, dopo la clamorosa rivelazione in conferenza stampa, Klopp è stato accostato al Milan come profilo ideale per il dopo Pioli. La posizione del club rossonero in tema allenatore però è ormai definita (e definitiva) da settimane, limpida, chiara: Stefano Pioli andrà avanti ad allenare il Milan anche la prossima stagione. Jurgen Klopp prenderà il suo posto a Milanello nell'estate del 2025? L'ipotesi non è affatto improbabile. Ecco perché...

Klopp esultanza mani alle orecchie

Stadio e un nuovo socio, così RedBird vuole spingere il Milan sempre più in alto

La collaborazione tra Pioli e i rossoneri termina il 30 giugno 2025, ma questo resta un dettaglio marginale. Piuttosto, tra un anno il Milan potrebbe contare su due novità cruciali per la crescita e le future ambizioni del Club. Intanto, avrà più delineata all'orizzonte la situazione legata al nuovo stadio di proprietà, volano decisivo e indispensabile per accrescere sensibilmente i ricavi (e in Via Aldo Rossi si potrà quindi ragionare su nuovi investimenti a lungo termine); seconda novità, in plancia di comando RedBird potrebbe contare sull'apporto di un nuovo socio - mantenendo le mani ben salde sul timone - , magari proveniente dai ricchi territori arabi. Gerry Cardinale - non è un mistero - guarda con particolare interesse al Medio Oriente, alla ricerca di partnership strategiche o investitori con l'intento ultimo di costruire un Milan sempre più forte.

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Klopp nei piani di Cardinale? Perché no!

L'idea di Jurgen Klopp allenatore del Milan dalla stagione 2025/26, nel puzzle - oggi solo virtuale - sopra descritto già si incastra alla perfezione. Archiviata l'Era Pioli, il cui lavoro in rossonero resterà per sempre encomiabile, il nuovo Milan proiettato in avanti potrebbe alzare più di un'asticella: a livello tecnico, puntando su giocatori di più alta fascia, e parallelamente in panchina, affidandosi a un profilo dalla comprovata esperienza internazionale. E Jurgen Klopp - uno dei pochi allenatori in attività a poter vantare “conoscenza del calcio e trofei” - per un anno sarà lì, fermo ad osservare e attendere la prossima entusiasmante chiamata.

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