Il tema stadio continua ad essere uno degli argomenti di principali discussioni in casa del club rossonero di Via Aldo Rossi. La società milanista, di fatto, sembra aver deciso di trovare un nuovo punto di incontro con il sindaco Giuseppe Sala e con l’Inter per realizzare un nuovo stadio sulla base dell’attuale stadio San Siro. Un'altra svolta di una particolare storia che ormai, nel bene o nel male va avanti per tanto, troppo tempo. Il popolo rossonero inizia così a captare alcuni segnali: tra incertezze, programmi futuri e progetti non ancora iniziati e decisi, la scelta finale sembra esser diventata parte di un ciclico gioco dell'oca. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del presidente rossonero, Paolo Scaroni, hanno alimentato dei punti di domanda appena riportati. Il Milan come potrà realmente sottostare alle richieste, diverse per varie ragioni, economiche dell'Inter? Dopo mesi e mesi basati su uno stadio nuovo e quindi non più su San Siro? Il Meazza è invece tornato di gran moda nell'ultimo periodo.

Nonostante i proficui incontri con il Comune di Milano e gli enti preposti per la costruzione dello stadio, la proprietà non ha ancora scartato l’idea che porta alla realizzazione di un nuovo impianto sportivo in maniera autonoma. Una scelta che permetterebbe al club rossonero di portare nuovi ricavi, tifosi e brandi in un impianto moderno e mirato al futuro. Paolo Scaroni, di fatto, ha rivelato come la pista San Donato sia ancora viva. Nel frattempo, il Comune di Milano avrebbe fissato il prezzo per la cessione dello stadio San Siro. Somma che avrebbe spiazzato la società rossonera. 

L'ipotesi di un nuovo stadio resta la più gettonata tra il popolo rossonero. Un nuovo inizio, come quello firmato dalla Juventus con la creazione dello Juventus Stadium e il conseguente abbattimento del Delle Alpi. Certo, San Siro rappresenta la storia del Milan e della città di Milano, un monumento da salvaguardare. Ma così come il futuro dei rossoneri, anche lo stadio dovrà essere un nuovo modello di calcio e sport. Da qui la particolare richiesta per strutturare San Siro, e il Milan resta di sasso.

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