Fonseca in conferenza stampa: la decisione che spiazza tutti
Cala il silenzio in sala conferenze: il tecnico rossonero espone le motivazioni della scelta
Cagliari-Milan è alle porte ed è già tempo di conferenza stampa: Paulo Fonseca ha parlato oggi alle 14.30 a Milanello analizzando la partita che attende il Milan in Sardegna e rilasciando una dichiarazione che ha spiazzato tutti i presenti. Di seguito le parole del tecnico rossonero.
Valorizzare Madrid e non sciupare a Cagliari
È importante valorizzare le buone cose fatte con spirito e coraggio: sarà una partita diversa, dovremmo essere un'altra squadra. Dobbiamo avere l'atteggiamento giusto per vincere.
Entrare subito decisivi contro il Cagliari
La squadra ha giocato con l'atteggiamento giusto contro il Monza: l'avversario non dava spazio ma noi siamo stati in grado di mettere in campo la giusta mentalità e spero che domani sarà lo stesso. A volte non è questione di atteggiamento, ma di difficoltà che si presentano nella partita. Io come allenatore so che è difficile giocare contro squadre che difendono così.
Madrid può aver cambiato la consapevolezza
Penso che la squadra aveva la consapevolezza di ciò che possiamo essere anche prima della partita: dopo la vittoria contro il Real c'è più fiducia tra i giocatori ma tutte le partite sono importanti e non penso che quella di Madrid sia più importante di quella di domani; dobbiamo capire gli avversari e le competizioni, mettendo in campo il giusto atteggiamento.
Su Musah
È stata una strategia per quella partita: non so se potrà essere rifatto, potrebbe essere fatto anche con altri giocatori. Le caratteristiche del Real lo hanno permesso. Aveva fatto una buonissima partita con il Napoli; contro il Real ha giocato in un altro ruolo e ha reso anche lì: queste sono le qualità che mi piacciono. È stato decisivo.
Su Morata
Ha avuto uno scontro con Pavlovic, sta bene ma non è pronto per giocare domani.
Sulle parole del ct della Spagna in merito a Morata
C'è un protocollo in caso di infortuni alla testa: le indicazioni che ho è che nei giorni successivi non puoi fare nulla, penso sia obbligatorio.
Su Leao
Domani giocherà titolare, ha fatto una buona partita martedì: io dopo la gara gliel'ho detto che può fare sempre meglio, ma dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita diversa per lui in termini di spazi che gli concederanno.
Continua poi sul portoghese
Rafa ha avuto tante occasioni negli ultimi 30 metri e negli 1vs1: può migliorare nell'ultima scelta. Dobbiamo continuare a lavorare su di lui perché queste cose sono importanti anche per la squadra.
Parlando della sua esclusione in passato
L'esclusione l'ha sempre presa nel modo giusto: ho cercato di avere una strategia con Rafa, poi l'ho cambiata e sembra abbia avuto il giusto effetto. Non ho mai avuto problemi con lui e viceversa, è stato in grado di accettare il momento e ha avuto la giusta reazione.
Su Jovic
Luka è sempre nei nostri progetti ma non sta bene: ha un problema che lo tiene fuori. Oggi si è allenato ma continua con la problematica ed è limitante, quindi non sarà dei nostri.
Sulla lotta Scudetto
Non dobbiamo sbagliare queste partite e perdere punti: arriviamo dopo una bella vittoria, non ha senso buttare tutto questo nella partita di Cagliari. Sarà diverso per le caratteristiche degli avversari.
Sui successi nelle partite che vedevamo il Milan sfavorito
Le partite contro Real e Inter rappresentano grande motivazione per i giocatori, affrontano queste partite più motivati, per quello che oggi sono più preoccupato di lunedì: quando si gioca contro grandi squadre il peggio è non avere coraggio, l'importante è trasmettere ai giocatori la sicurezza di poter giocare senza paura.
I tifosi le vogliono più bene dopo Madrid?
È normale. Per me non è cambiato nulla però, io devo seguire la mia strada: non è perché ho vinto allora sono arrivato, se domani perdo torno quello di prima. Devo essere equilibrato.
L'importanza dell'Italia e dell'Europa
Voglio che la squadra capisca che bisogna avere sempre lo stesso atteggiamento, per vincere in Italia e in Europa: la Serie A è la priorità.
E poi la decisione spiazzante…
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