Diego Abatantuono non ci sta e lo dice a chiare lettere: il Milan senza San Siro non è più il Milan. Il famoso attore e sceneggiatore, oggi 68enne, nei giorni scorsi ha espresso la sua opinioni sulla decisione del club rossonero di realizzare un nuovo stadio fuori città, a San Donato Milanese. Queste le sue parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport:

Io sono per la ristrutturazione di San Siro. È lo stadio più bello al mondo e io sono affezionato alle cose belle. Resterei anche in condivisione con l’Inter, nessun problema.

Abatantuono: «Inter a San Siro e noi a San Donato? Così Milan inferiore»

Il Meazza trasuda di storia, di notti gloriose, di partite memorabili. Abbandonarlo, o meglio lasciarlo nelle mani dei cugini nerazzurri significherebbe in qualche modo voltare le spalle al proprio passato. In sintesi è questo il pensiero di Diego Abatantuono. Alla rosea ha aggiunto:

Io a San Donato non andrei... E sarebbe ancora più dura se l’Inter restasse a San Siro. Vorrebbe dire essere diventati in qualche modo inferiori.

Diego Abatantuono sguardo serio

In estate Abatantuono si era dimesso dalla sua passione

Un messaggio insomma rivolto alla proprietà americana capitanata da Gerry Cardinale. Abatantuono non è mai nascosto, dalla prima ora si è schierato non proprio a favore della nuova linea societaria. La scorsa estate, segnata dai “licenziamenti” di Paolo Maldini e Frederic Massara e dalla cessione di Sandro Tonali in Premier League al Newcastle, si era addirittura dimesso da tifoso del Milan e aveva lanciato una frecciatina non proprio morbida verso Gerry Cardinale:

Prima conoscevo i nomi dei presidenti uno a uno, oggi accendo la tv e mi sembra di guardare una continua replica de “Il Padrino”. Gerry Cardinale? Io conosco solo Jerry Calà, un simpatico ragazzo sempre con la battuta pronta.

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