Quando in estate il Milan era alla ricerca di un nuovo allenatore, il nome di Roberto De Zerbi era rimbalzato a più riprese su siti e quotidiani. Un profilo “scontato”: in molti avevano ipotizzato che l'approdo a Milanello potesse concretizzarsi sulla spinta dei suoi trascorsi in rossonero. La verità, alla fine, è stata un'altra: il Milan ufficialmente non ha mai cercato De Zerbi, né intermediari per conto del club hanno contattato il suo entourage.

Lui, in uscita dal Brighton, con i rossoneri avrebbe firmato subito, e probabilmente anche un contratto a occhi chiusi. A svelare il retroscena Filippo Galli, intervistato da La Fiera del Calcio.

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L'animo rossonero

Roberto voleva venire al Milan, sarebbe venuto di corsa. Mi fece vedere la foto di quando era rossonero. Quando gli si parla, si sente l’animo rossonero, quello che qualcuno definisce milanismo, però poi le cose sono andate in maniera diversa.

Roberto De Zerbi in giacca scura

L'importanza del lavoro di squadra

Alla fine, l'estate ha portato il 45enne allenatore nativo di Brescia all'Olympique Marsiglia, nel massimo campionato francese. Galli racconta:

Quando sono andato a trovarlo nel suo ufficio a Marsiglia aveva appena finito l’allenamento, ma era già totalmente immerso nella nuova realtà. Lui ha una grande capacità di saper coinvolgere tutti, dai giocatori allo staff, ma anche le persone che sono attorno a lui e vivono per il club. È chiaro, il Marsiglia ha sempre una sua identità, ma il passaggio di Roberto, che spero possa essere il più lungo possibile, lascerà sicuramente qualcosa e costruirà un certo tipo di identità calcistica se non altro.

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