Abraham si è preso il Milan: il club ora ha un'idea...
Tammy Abraham subito decisivo e fondamentale, in campo e fuori dal rettangolo di gioco. Il Milan in spogliatoio ha un nuovo leader.
Abraham, il Milan ha un nuovo leader
Tammy Abraham si è già preso il Milan, e tra l'altro in tutti i modi. Facendo segnare (Leao a Roma con la Lazio), procurandosi un calcio di rigore e realizzandone un altro (a San Siro, avversario il Venezia), trascinando i compagni (nel derby contro l'Inter). Ci ha messo grinta Tammy e ci ha messo la faccia anche nel post partita di Champions, quando dopo il ko col Liverpool la Curva Sud ha alzato i decibel della contestazione. Abraham era lì, con lo sguardo che di solito vedi appiccicato addosso ai leader, in prima fila ha accettato la protesta e ha spronato il gruppo. L'ultima immagine da capo-popolo domenica sera al Meazza: Leao e Fofana trascinati dall'euforia del momento hanno scherzato con la bandierina dell'Inter tra le mani, l'hanno vestono con la maglia rossonera del francese, un gesto diciamo non proprio sportivo: Abraham è intervenuto, ha frenato la scenetta e li ammoniti.
La missione di Furlani
A giudicare queste prime settimane di stagione, il Milan sembra proprio ci abbia azzeccato. L'ex Chelsea è a Milanello in prestito, una soluzione onerosa (da 1,5 milioni di euro) ma senza alcuna opzione aggiuntiva. Il patto con la Roma è stato siglato frettolosamente nelle ultime ore del calciomercato di agosto. Ma il Diavolo ha già un piano su cui lavorare: è già convinto di acquistare il cartellino dell'inglese dai giallorossi entro fine stagione. E visto il buon inizio, nei prossimi mesi Furlani potrebbe anche decidere di accelerare i tempi. L'idea prende forma.
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