Partiamo da Malick Thiaw che è entrato nella storia del Milan, diventando uno dei tre rossoneri a segnare un gol di testa contro il Real Madrid in Champions League, insieme a Rivaldo e Filippo Inzaghi. Il suo stacco vincente ha contribuito alla storica vittoria al Santiago Bernabéu, un risultato che ha sorpreso il mondo del calcio, ma che il Milan ha conquistato con grinta e determinazione. Dopo il triplice fischio, l'atmosfera nello spogliatoio era elettrica, con il gruppo che si godeva il momento, consapevole di aver abbattuto un gigante del calcio europeo.


Dopo il trionfo, Paulo Fonseca ha esortato i suoi a mantenere la concentrazione per la sfida successiva, quella contro il Cagliari. Se la vittoria a Madrid era stata una prova di carattere, Fonseca sapeva che la vera sfida sarebbe stata mantenere quel livello di intensità contro avversari diversi. Fonseca ha ribadito che la continuitá è la chiave sottolineando che il Milan doveva dimostrare la sua maturità mentale affrontando ogni partita con la stessa determinazione, anche lontano dalle luci della Champions.


Nel dopo partita, il patron Gerry Cardinale ha lodato l’unità del gruppo, rimarcando come la squadra avesse espresso il massimo del suo potenziale. Ibra, presente nello spogliatoio, ha ribadito il suo messaggio di vittoria:

Noi siamo il Milan, dobbiamo vincere e giocare sempre al massimo, contro chiunque

La vittoria a Madrid è solo un passo, ma l’obiettivo è chiaro: il Diavolo deve proseguire su questa strada, con la stessa mentalità e la stessa fame di successi.

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