Nella fredda sera di San Siro, il Milan ha portato a casa solamente un punto dalla sfida contro la Juventus: i rossoneri potevano contare sulla completezza della rosa nonostante la defezione all'ultimo di Pulisic (sceso comunque in campo nel corso della ripresa); dal canto loro, i bianconeri erano in piena emergenza, soprattutto per la mancanza del “numero 9” là davanti che potesse creare non pochi problemi agli avversari. 

Ancora una volta, le stelle del firmamento milanese non hanno brillato: Theo con pochi spunti offensivi (a parte il colpo di testa nel finale) che si limita a svolgere “il compitino” su Conceicao; Leao che cerca molto più gli spazi ma che allo stesso tempo torna a spegnersi nei big match; Reijnders che fatica a creare; Morata che parte troppo lontano dalla porta, nonostante ci sia da riconoscergli il lavoro sporco svolto. Unica nota positiva della serata, oltre alla difesa che ha saputo reggere all'urto bianconero, la prestazione di Fofana: grande lavoro di copertura e di recupero palla per il francese.

Chi invece si è messo in mostra a San Siro è stato proprio un ex rossonero che, a fine partita ai microfoni di DAZN, ha commentato così la sua prestazione:

Non è stata una partita come le altre, c'è stata un'emozione in più. Giocare qui è sempre speciale, ma devo essere professionista e dare tutto per la squadra. Il calcio è fatto di decisioni.

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