Caos in dirigenza: Ibra sfida Furlani per l'erede di Fonseca
Secondo Repubblica, a Casa Milan è in corso una "guerra di potere" per scegliere il futuro allenatore del Milan (posto che Fonseca venga davvero esonerato).
Il Milan guarda al derby del weekend ma i pensieri ai piani alti di Via Aldo Rossi sono anche rivolti altrove. Al futuro, quello meno imminente e più importante, e che prende in causa Paulo Fonseca. L'allenatore portoghese è a forte rischio e potrebbe saltare - c'è chi sostiene, come il Corriere dello Sport, che l'esonero è già certo - in caso di sconfitta domenica sera a San Siro contro l'Inter. Il management milanista è già alla ricerca del sostituto, ma le idee sono molte e a leggere i giornali anche parecchio confuse.
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Ibrahimovic vuole Tudor
Almeno, è ciò che emerge dallo specchietto raccontato questa mattina dal quotidiano Repubblica. La caccia al nuovo allenatore dalle parti del Portello è iniziata un po' alla rinfusa. Ibrahimovic e Furlani hanno un preferito, uno ciascuno, su cui insistere, entrambi valutazioni più o meno condivisibili. Zlatan, ad esempio, che non più tardi di due sere fa si è presentato in diretta tv come «il boss» di Casa Milan, vedrebbe bene in panchina Igor Tudor, ex allenatore - tra le altre - di Udinese ed Hellas Verona. Tra i due, che si conoscono da tempo, scorre stima e fiducia reciproche.
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Furlani vuole Allegri
A Ibra piace il croato, mentre - spiega Repubblica - il CEO Giorgio Furlani spinge per riportare a Milanello Massimiliano Allegri, da qualche mese libero sul mercato dopo l'interruzione del contratto con la Juve. Su chi virare con decisione? Sull'usato sicuro o sul nuovo che avanza? A complicare la situazione, sullo sfondo anche i profili di Maurizio Sarri ed Edin Terzic, il primo molto caldeggiato dalla tifoseria, il secondo decisamente meno.