Il calcio europeo accoglie con grande interesse la nomina di Paulo Fonseca al ruolo di allenatore del Milan. Il tecnico portoghese ha già calcato i campi della Serie A al comando della Roma tra il 2019 e il 2021, e fa quindi ritorno in Italia dopo due stagioni trascorse sulla panchina del Lille, con cui ha ottenuto un rilevante quarto posto nell'ultima stagione in Ligue 1, il campionato francese. La missione di Fonseca al Milan è carica di aspettative, in quanto il Diavolo punta molto sul cambio della guida tecnica per segnare l'inizio di una nuova era vincente.

Chi è Paulo Fonseca? Paulo Fonseca, originario di Nampula, Mozambico, è nato il 5 marzo 1973. Ha trascorso la sua giovinezza in Portogallo dove ha iniziato e concluso la carriera di calciatore. Nonostante un percorso relativamente modesto (dal 1991 al 2005 ha indossato le maglie di Barreirense, Porto, Leça, Marítimo, Vitória Guimarães e Estrela Amadora) Fonseca ha fatto il grande salto nelle vesti di allenatore, iniziando dalla gestione delle giovanili dell’Estrela Amadora, l'ultimo club della sua carriera con gli scarpini ai piedi. Il suo percorso da allenatore ha iniziato a guadagnare attenzione in particolare con l’impresa al Pacos Ferreira e con i successivi passaggi al Porto, al Braga e soprattutto allo Shaktar Donetsk, in Ucraina, dove ha ottenuto importanti risultati.

Gli esordi in panchina, la Champions con il Paços Ferreira, le avventure con Porto e Braga

L'itinerario professionale di un allenatore può essere un vero e proprio viaggio a zig-zag, ricco cioè di sfide, soddisfazioni e talvolta di momenti difficili. È il caso di Paulo Fonseca, la cui ascesa, iniziata nelle giovanili dell’Estrela Amadora, lo ha visto diventare protagonista in prima linea nel calcio portoghese e non solo. Un appunto in premessa va sottolineato: Fonseca ha sempre affrontato con determinazione ogni nuovo incarico.

La prima svolta è arrivata nel maggio del 2012 quando Fonseca ha assunto la guida del Paços de Ferreira, club con cui ha raggiunto un sorprendente terzo posto nella stagione 2012/2013, guadagnandosi un'inedita qualificazione ai play-off di Champions League. Il notevole exploit al Paços de Ferreira gli è valsa la chiamata del Porto, uno dei club più titolati del Portogallo, nel giugno del 2013. Subentrando a Vítor Pereira, Fonseca ha conquistato la Supercoppa di Portogallo superando il Vitória de Guimarães per 3-0, segnando così il suo primo successo da allenatore sulla grande scena. L'avventura al Porto però non è proseguita nel migliore dei modi: un deludente terzo posto in campionato e un'eliminazione alla fase a gironi di Champions League hanno messo in ombra il successo iniziale.

Chi è Paulo Fonseca, la carriera: il ritorno al Paços e il rilancio con lo Sporting Braga

Dopo l'esperienza amara con i Dragões, Fonseca ha deciso di tornare al Paços de Ferreira, una scelta che però non si è rivelata all'altezza delle aspettative. La vera rivincita del tecnico portoghese è arrivata nel luglio del 2015, quando ha accettato la proposta dello Sporting Braga. Alla guida dei Braguistas, Fonseca ha mostrato tutto il suo valore tecnico riuscendo a conquistare la Coppa di Portogallo ai danni proprio del suo ex club, il Porto, e a portare la squadra al quarto posto in campionato. Non solo, lo Sporting Braga ha tagliato il traguardo dei quarti di finale di Europa League, eliminato poi dallo Shakhtar Donetsk in una sfida che è sembrata preannunciare nuovi orizzonti per la sua carriera da allenatore.

Cosa ha vinto Paulo Fonseca: i successi ottenuti in Ucraina allo Shakhtar

E infatti.. Il destino ha portato Fonseca ad allenare la squadra che l'anno precedente lo aveva estromesso dall'Europa League, lo Shaktar Donetsk. La sua avventura in Ucraina è da incorniciare: si è trasformata in una storia di trionfi e crescita personale. 

Paulo Fonseca è approdato allo Shakhtar nel maggio del 2016, dando inizio a tre anni di notevoli successi. Durante la sua gestione, la squadra ha accumulato 139 partite, ne ha vinte 103, ne ha pareggiate 19 pareggi e ha collezionato appena 17 sconfitte. Il palmarès dei Kroty, “le talpe", si è arricchito poi di 7 trofei. Sotto la gestione Fonseca, lo Shakhtar è stato padrone incontestabile del calcio ucraino. Non è esagerato affermare che questa esperienza abbia contribuito a forgiare l'identità professionale di Fonseca come allenatore.

Fonseca, quella volta che si vestì da Zorro…

Dicembre 2017. Lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca batte il Manchester City in Champions League 2-1 e si qualifica agli Ottavi di finale. Il tecnico perde una scommessa e si presenza in conferenza stampa allo stadio Metalist travestito da Zorro. Un mese prima aveva detto: se lo Shakhtar passa il turno mi vesto da Zorro. E così ha fatto: maschera, cappello e mantello nero.

La sfida nella Capitale: Roma e le difficoltà

Dopo aver lasciato il segno in Ucraina, nel giugno 2019 Paulo Fonseca ha accettato una nuova sfida: allenare la Roma. Arrivato con grandi aspettative in Serie A, il suo percorso nella Capitale è stato purtroppo altalenante. Nonostante a Roma Fonseca non abbia conseguito i successi sperati in campionato, con un quinto e un settimo posto in classifica, il suo contributo è stato riconosciuto soprattutto in Europa. Il tecnico è riuscito a riportare la squadra in semifinale di Europa League, ripercorrendo, in parte, le orme del cammino in Champions della stagione 2017/18. Complicazioni e divergenze hanno caratterizzato però il suo ultimo anno alla guida dei giallorossi, specialmente per quanto riguarda il rapporto con alcuni giocatori-chiave dello spogliatoio.

Nuovi orizzonti: Fonseca sbarca in Francia, al Lille

Dopo un periodo di riflessione durato un anno, Paulo Fonseca ha scelto di immergersi nella realtà del calcio francese, accettando la panchina del Lille. La nuova avventura si è presentata ricca di stimoli e di nuove sfide in un contesto differente rispetto a quelli affrontati in precedenza. La sua influenza sulla squadra è stata evidente: il Lille, sotto la sua gestione, si è distinto sia in campionato, raggiungendo nell'ultima stagione il quarto posto e l'accesso ai preliminari di Champions League, sia in Conference League, dove purtroppo l'avventura si è interrotta ai quarti di finale ai calci di rigore. Le performance della squadra hanno onorato appieno le idee e la filosofia di gioco di Fonseca: hanno, in altri termini, confermato le competenze del portoghese come allenatore di calibro internazionale.

L'allenatore Paulo Fonseca in giacca e camicia

Fonseca cosa ha vinto? Il bottino in sintesi…

Nel corso della sua carriera da allenatore Paulo Fonseca ha vinto in Portogallo e in Ucraina. In Portogallo ha sollevato al cielo:

  • Una Supercoppa di Portogallo con il Porto nel 2013
  • Una Coppa di Portogallo con il Braga nella stagione 2015/2016

In Ucraina Fonseca ha collezionato in bacheca (alla guida dello Shakthar):

  • Tre campionati (2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019)
  • Tre Coppe di Ucraina (2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019)
  • Una Supercoppa d'Ucraina nel 2017

Fonseca, stile di gioco: una filosofia tattica versatile

Il percorso di Paulo Fonseca è un chiaro esempio di come la resilienza e l'adattabilità possano essere fattori chiave nella carriera di un allenatore. Da giocatore mediano a tecnico riconosciuto a livello internazionale, le sue esperienze sono state dense di insegnamenti, dimostrando che il cammino verso il successo nel mondo del calcio non è mai lineare, piuttosto, è spesso ricco di opportunità da cogliere.

La filosofia di gioco di Fonseca si basa su una difesa a quattro. Le squadre del portoghese tendono a valorizzare il pressing alto e sfruttano intensivamente le corsie laterali. Un approccio evidente nelle sue esperienze precedenti, durante le quali ha dimostrato una grande versatilità tattica, passando fluidamente dal 4-2-3-1 al 4-3-3, e addirittura adottando un 3-4-2-1 durante il suo periodo alla Roma. La flessibilità tattica di Paulo Fonseca sarà sicuramente uno degli aspetti più interessanti da osservare nel suo impatto sulla panchina del Milan.

Fonseca, ora il futuro al Milan

La nuova impresa di Fonseca alla guida dei rossoneri inizia con grandi aspettative. Sia la dirigenza sia i tifosi sperano possa essere lui l'artefice di una stagione ricca di successi, in un contesto competitivo come quello della Serie A 2024/2025 (in corsa per il titolo l'Inter campione in carica, una Juventus rinvigorita, l'Atalanta fresca di primo posto in Europa League, il Napoli di Conte...). L'approdo di Paulo Fonseca a Milanello indica non solo una nuova direzione tattica per il Diavolo, ma anche la promessa di rinnovamento e progresso per una squadra desiderosa di tornare a competere al massimo livello, sia in Italia sia in Europa. Con la sua esperienza e la sua visione, il portoghese ha davanti a sé l'opportunità di scrivere un nuovo capitolo nella ricca storia a tinte rossonere.

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