Il Milan di Cardinale e tutta la verità sul debito con Elliott
Alessandro Giudice, manager esperto di Finanza: «Sorrido quando sento queste ricostruzioni del debito da ripagare entro un anno. Vi spiego come funziona».
Il Milan non è in vendita e Gerry Cardinale non intende cedere il Milan. Lo abbiamo detto, ripetuto, scritto a più riprese su queste pagine: non esiste alcuna trattativa con investitori arabi (fondi, cordate, gruppi misteriosi…) il Milan è in mano a RedBird e lo rimarrà a lungo. A dare manforte a questa verità inoppugnabile, confermata dai diretti interessati, arrivano le parole di Alessandro Giudice, siciliano, manager e consulente aziendale. Laurea in economia aziendale e MBA alla Bocconi, Master in Finance a London Business School, uno insomma che quando parla sa quello che dice. E che conosce Gerry Cardinale.
Giudice ha rilasciato su YouTube un'interessante intervista a Carlo Pellegatti, giornalista, voce storica delle telecronache del Milan, milanologo e milanista della prima ora. Giudice ha allontanato le ripetute fake news che su alcuni media (siti, social, quotidiani) da mesi stanno circolando attorno alla figura di Gerry Cardinale e la sua “mission”.
Cardinale arriva dall'industria americana, in America lo sport è davvero un industria gestita da manager in maniera professionale, con investitori finanziari e un ritorno sugli investimenti. È una metamorfosi a cui dobbiamo abituarci. Capisco la difficoltà a digerire certi concetti. Cardinale vuole organizzare una macchina che sia in grado di produrre cassa quando va male 50, quando va bene 100. Vuole continuare a investire nell'aumentare il monte ingaggi che questo momento è troppo basso (il valore della rosa può migliorare).
Perché Cardinale è così interessato alla crescita della Serie A e non solo a quella del Milan? Perché insiste sulla costruzione in Italia di nuovi stadi tanto da dichiarare “creerò una società pronta ad occuparsene”?
Cardinale è una persona molto magnetica e determinata. Nello sport se tu fai sparire i tuoi principali concorrenti e regni da solo il prodotto non serve più a niente. Non interessa a nessuno uno sport dove vince sempre una sola squadra. Cardinale viene da quel mondo lì, dove per poter crescere bisogna crescere tutti insieme. È chiaro che vuole vincere, però realisticamente sa che non vincerà tutti gli anni. Non sarebbe neanche sano.
Debito RedBird-Elliott: tutta la verità
Smentita la vendita del Milan, smentite - ancora una volta - le voci di problemi con la Elliott Management Corporation sul debito da ripagare urgentemente:
Sorrido quando sento queste ricostruzioni del debito da ripagare entro un anno. La struttura finanziaria di un'azienda è fatta di capitale di azionisti e di debito. Le aziende vivono col debito. Dobbiamo uscire dallo stereotipo dell'individuo. Finanziarsi col debito entro una certa soglia è più conveniente che finanziarsi con il capitale degli azionisti. Perché? Perché sul debito pago un interesse e so quel che pago, sul capitale degli azionisti pago figurativamente un costo ancora maggiore. L'azionista che mette i soldi sul mio fondo non si accontenta del 6 o del 7 per cento, vuole il 12 o il 13…
Ma quale cessione del Milan! Ecco perché Gerry Cardinale guarda in Medio Oriente…
E allora, perché Gerry Cardinale (insieme all'amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani) sta viaggiando sempre più spesso in Medio Oriente? Alessandro Giudice spiega:
Chiunque è nella finanza è sempre alla ricerca di investitori. Più capitale hai e più hai la possibilità di fare le cose. È probabile che Cardinale stia parlando con vari investitori ma vanno chiarite due cose… La prima: senza questo parossismo di avere la scadenza del debito con Elliott; quello è un debito che si può rifinanziare, rischedulare… Due: Cardinale è sempre alla ricerca di coinvestitori strategici, che possano dare un valore aggiunto come sono stati gli Yankees. In Arabia Saudita stanno costruendo un'economia (hanno un trilione di dollari, mille miliardi da investire)… Non vuol dire vendere il Milan. Gerry gestisce una raccolta di 10 miliardi. Soldi che arrivano da gente sicuramente non sprovveduta, che glieli ha affidati negli anni per fare investimenti. Chi investe soldi sceglie chi normalmente ritiene sia più capace. Insomma, non resta che aspettare.
Quello di Cardinale e di RedBird è un modo di operare diverso, in Italia certamente nuovo. Ecco spiegato lo scetticismo dei tifosi del Milan, dilagante negli ultimi tempi…
Il rumore dei tifosi è molto dipendente dai risultati. Ci ricordiamo come veniva trattato Gazidis appena arrivato al Milan? Oggi tanti tifosi del Milan parlano di Gazidis con grande rispetto. Cosa è cambiato? Che hai vinto il campionato, hai dimostrato di saper far conciliare la ristrutturazione aziendale con il risultato. I tifosi del Milan dovrebbero guardare con curiosità e aspettativa a un percorso che sta iniziando e che richiederà tempo. Il Milan di RedBird oggi è un club sempre più al centro di una rete di rapporti commerciali e mediatici. Nel Milan di RedBird la crescita sportiva deve viaggiare in parallelo con tutto il resto. Il nuovo Milan è da guardare senza isterismi, senza tragedie se la squadra un anno non vince. Il percorso sarà lungo.