Firenze, Fonseca furioso in conferenza: ecco cosa è successo
Il tecnico sbotta davanti ai giornalisti dopo il ko contro la Fiorentina: «L’ho già detto alla squadra, che non succeda più».
La panchina rossonera di Fonseca, vicina alla curva Fiesole in ristrutturazione, riflette l’immagine di un Milan privo di idee e spirito. Contro la Fiorentina la squadra è sembrata svuotata, incapace di replicare le prestazioni recenti, come il successo nel derby o la vittoria contro Lecce. La difesa, fragile come a inizio stagione, ha incassato due gol, mentre il centrocampo, con il solo Fofana in interdizione, non ha garantito la giusta protezione. L’attacco è apparso sterile, con Morata a secco e Abraham che ha sbagliato un rigore. Solo nel finale Theo, Maignan e Morata hanno reagito, ma senza risultati concreti.
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Furia Fonseca nel post partita
Fonseca, che aveva scelto di dare continuità agli uomini protagonisti delle ultime vittorie, ha finito per stancarli, privando la squadra di freschezza. Chukwueze, entrato in corsa, è stato subito pericoloso, ma non è bastato. A complicare il tutto, la confusione sui rigoristi: nonostante Pulisic fosse stato indicato per battere, Theo e Abraham hanno preso l’iniziativa e hanno fallito. L’allenatore ha espresso il suo disappunto in conferenza stampa:
Il rigorista è Christian, non so perché i ragazzi abbiano cambiato. Sono incaz... Ho già detto loro che non succederà più.
Lo studio UEFA
Il tecnico ha difeso le sue scelte, citando uno studio Uefa che favorisce la stabilità.
Le squadre che cambiano di meno vincono di più. Abbiamo avuto quattro giorni per recuperare dopo la partita contro il Bayer Leverkusen e quindi ho fatto queste scelte. In Italia quando vinci hai fatto una grande impresa, ora siamo la peggior squadra del mondo, così come io sono il peggior allenatore. So come stanno le cose e fa lo stesso se ci sono voci, non sono importanti per me. È stato chiaramente un problema di mancanza di aggressività, di duelli, l’ho detto ai giocatori. E se prendiamo un gol come il secondo e sbagliamo due rigori poi è difficile vincere anche se si creano tante opportunità.
La continuità nei risultati resta un problema che il Milan deve risolvere rapidamente. Ora c’è la sosta per i nuovi impegni delle nazionali. Imperativo: testa bassa e pedalare.
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