Theo Hernandez in ombra: la sfida del Milan è ritrovare il suo leader
Un inizio di stagione sottotono, la grana rinnovo e l'idea che le strade tra lui ed il club in estate possano separarsi.
Nella fotografia di questo inizio di stagione del Milan, settimo in campionato, altalenante e mai realmente convincente, non può non tenere banco il “caso” Theo Hernandez. Il terzino sinistro, vera e propria arma in più delle ultime stagioni rossonere, nonché top player europeo nel suo ruolo, non ha iniziato benissimo la stagione, anzi, si potrebbe dire che è forse al peggior inizio stagionale della sua carriera con la maglia del Milan.
Sì, perché il terzino sinistro francese sembra un lontano parente del giocatore arrembante e dominante delle ultime stagioni. Fuori fase, spesso anche fuori posizione, basti pensare al gol subito nella giornata d'esordio col Torino o alla rete del vantaggio del Parma alla terza di campionato. Theo non c'è, non tanto fisicamente quanto mentalmente; mostrando quasi un senso di sofferenza nel dover scendere in campo.
Il feeling con Fonseca, non è una novità, non sembrerebbe essere mai sbocciato realmente. Il cooling break di Roma contro la Lazio aveva acceso diversi campanelli di allarme per quanto riguardava il rapporto tra il terzino e l'allenatore portoghese. Theo, che vantava un rapporto quasi paterno con l'ex allenatore Stefano Pioli, sembra aver accusato anche la rottura con quello che era il mondo Milan al suo arrivo. L'addio di figure di riferimento come Brahim Diaz o Paolo Maldini, per lui mentore ed idolo, sembrano aver lasciato spaesato il terzino.