Nel suo editoriale per Sportitalia, il giornalista Gianluigi Longari ha spiegato la situazione confusionaria in seno alla società rossonera. Ibrahimovic avrebbe provato un colpo di stato, supportando Igli Tare per il ruolo del nuovo DS e incontrandolo insieme a Gerry Cardinale, con Furlani assente. L'amministratore delegato, nel pre partita di Milan-Lazio, ha alzato la voce in maniera velata, dicendo che si assumeva le responsabilità per la situazione fallimentare perché tutte le decisioni passano da lui. Un messaggio forte e chiaro verso il dirigente svedese: senza l'approvazione di Elliott e dell'AD, non si farà proprio niente. Per questo motivo, è nato un vero e proprio braccio di ferro che non ha permesso al Milan di annunciare ancora il suo prossimo DS. Quello che è certo è che la società è completamente divisa: vedremo se qualcuno farà un passo indietro o se continuerà questa guerra tra le parti.

Il CEO del Milan, Giorgio Furlani
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