Calciomercato Milan: budget, ruoli, strategia. Parla Furlani
L'amministratore delegato del Milan alla Gazzetta: «Leao resta con noi e Ibra lavora in team».
L'amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha spiegato alla Gazzetta dello Sport la strategia che il club rossonero punta a seguire durante la sessione estiva del calciomercato 2024. Quanto sarà il budget a disposizione di Via Aldo Rossi? Furlani spiega:
Nel calcio si fa il grosso errore di pensare che il prezzo corrisponda al valore, ma non è quasi mai così. Il mercato dei calciatori è il più inefficiente che esista. Noi vogliamo puntare al valore, che non necessariamente combacia con il costo del giocatore. Dobbiamo trovare i Pulisic, i Loftus… Il budget in sé per sé dipende da tanti fattori: da come finiremo la stagione o dal mercato in uscita. Non ci ancoriamo sulle cifre ma sul migliorare la squadra con giocatori da Milan.
Calciomercato Milan, quali investimenti verranno fatti durante la prossima estate?
Quanto il club potrà spendere in estate dipenderà quindi dal piazzamento finale in Europa League: la stessa Gazzetta dello Sport ha calcolato che i rossoneri potrebbero avere a disposizione fino a 130 milioni di euro. Non sarà necessario sacrificare un big. A proposito, sul tema Furlani ha chiarito una volta per tutte la posizione del Milan:
Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro. Leao ha una clausola rescissoria da 175 milioni ma prima ancora ha il desiderio di restare al Milan. Qui sta benissimo, dovrebbe essere lui a chiederci di voler andare ma non vuole proprio. Lunga vita a Leao al Milan. Theo e Maignan hanno un contratto fino al giugno 2026, sono due campioni, speriamo restino con noi il più a lungo possibile e facciano ancora la differenza.
Calciomercato Milan, non è Furlani a scegliere i giocatori
Furlani è l'uomo dei numeri, dei calcoli, delle finanze. Le scelte tecniche non spettano all'amministratore delegato. Anche su questo punto arriva una precisazione:
Io non decido sulla scelta tecnica, ma sugli aspetti connessi e correlati all’investimento: se hai 100, non ne metti 80 su un solo giocatore. Su chi punteremo? Non spetta a me discutere di nomi o ruoli. Moncada è il numero uno. Ibra stesso è il primo che si rivolge a Geoff per scambiare opinioni sui profili dei giocatori.
Furlani e il “nuovo Ibrahimovic”
A proposito, qual è il vero ruolo di Zlatan Ibrahimovic? Lo svedese ha veramente preso il comando a Milanello? Giorgio Furlani precisa:
A livello formale Zlatan non ha deleghe con cui poter decidere, ma il nostro approccio al lavoro non è “formalistico”. C’è un gruppo che opera e decide in piena collegialità. Il mio rapporto con Ibra è fantastico e sono fortunato ad averlo vicino, è curioso, conosce tante realtà e sa che cosa è il calcio di oggi. Siamo complementari, lui è uomo di campo, io un manager. Io non posso parlare a Maignan con il suo stesso linguaggio.