Protagonista sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Zvone Boban ha analizzato lo stato di forma del nuovo Milan guidato in panchina da Paulo Fonseca. Come la maggior parte dei milanisti, l'ex campione e dirigente rossonero ha espresso una certa preoccupazione circa l'andamento della squadra. Il sofferto avvio in campionato ha già acceso la spia rossa, ma è anche vero che siamo ancora alle battute iniziali. La preoccupazione di Zvone, in realtà, è accompagnata da un'intatta speranza:

Per me il Milan è sempre il Milan. Rispetto tanto il lavoro fatto da Fonseca allo Shakhtar, al Lilla e al suo inizio a Roma. È appena arrivato a Milano e bisogna dargli tempo, ma quello che mi preoccupa è che non abbia ancora la certezza che questa squadra può e deve giocare solamente con il 4-3-3. Così le mezzali possono dare equilibrio e aiuto agli esterni super offensivi come Leao e Pulisic. Reijnders non può giocare a due in mezzo, Loftus non è creativo per fare il dieci. Sono due mezzali, sono dei cursori e portatori di palla, non veri organizzatori di gioco. Fonseca è all'inizio, è intelligente e spero si possa correggere perché al di là dei risultati il problema è il gioco, che per ora non esiste.

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Theo, Leao e il ruolo di Ibra

Nell'intervista concessa alla Gazzetta, Boban ha spostato l'attenzione sulla gestione dei leader dello spogliatoio. Due nomi a “caso”? Theo Hernandez e Rafa Leao:

Hanno sbagliato (non partecipando al cooling break di Lazio-Milan, ndr) e poi hanno cambiato la gara. Spero si sistemi tutto, sono bravi ragazzi.

Nella chiacchierata con la rosea, Zvone ha menzionato anche Zlatan Ibrahimovic, ed espresso una certa perplessità riguardo al ruolo attuale dello svedese nell'ecosistema dirigenziale del Milan:

Zlatan è un genio e lo ringrazierò a vita perché per amore del Milan accettò di tornare cambiando la storia recente rossonera e di tutti noi. Detto ciò, ora non ho capito cosa fa, quali sono le sue responsabilità e le sue competenze per poterlo giudicare. Spero le abbia capite lui, perché alla fine, sarà lui quello giudicato, mica Moncada.

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Un errore madornale

Particolarmente critico il commento di Boban sull'operato della dirigenza del Milan nel gestire la squadra post Scudetto e semifinale di Champions. Sentite:

La squadra è stata imprudentemente smantellata - ha detto senza mezzi termini -, su quelle basi si poteva costruire tanto. Per me è stato un errore madornale.

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