La Curva Sud del Milan diserta lo Juventus Stadium
Modalità di vendita biglietti penalizzanti, la Curva Sud del Milan ha deciso di non prendere parte alla trasferta di fine aprile in casa della Juventus.
La Curva Sud del Milan ha annunciato attraverso Instagram la decisione di non partecipare alla partita contro la Juventus allo Stadium del prossimo 28 aprile (data e orario sono ancora da confermare). La ragione della scelta è attribuita alle modalità di vendita dei biglietti nel settore ospiti che richiedono, ad esempio, il possesso della tessera del tifoso. La nuova politica imposta dalla Juventus ha provocato malcontento tra i supporter del Diavolo, i quali hanno scelto di esprimere il loro dissenso rinunciando alla vicina trasferta.
Juventus-Milan, un match senza ultras rossoneri
L'assenza del tifo caldo della Curva Sud influenzerà senza dubbio l'atmosfera dello Juventus Stadium e, potenzialmente, anche le prestazioni del Milan sul campo. La mancanza del sostegno dei propri tifosi più accesi in una partita così sentita potrebbe causare un contraccolpo alla squadra di Pioli, che dovrà fare i conti con un clima di certo diverso da quello sperato.
Ecco di seguito il testo del comunicato divulgato dai ragazzi della Curva Sud Milano:
Viste le modalità di vendita che penalizzano di gran lunga la tifoseria organizzata, con l'iscrizione obbligatoria al sito della Juventus per comprare i biglietti e le tessere del tifoso, obbligatorie per l'acquisto, che funzionano solo in pochi casi, anche quest'anno abbiamo deciso di disertare la trasferta allo Stadium. Invitiamo tutti i tifosi rossoneri a non comprare biglietti nel settore ospiti.
Proteste anche la scorsa stagione
Anche maggio aveva segnato un momento di acceso dissenso nel mondo del calcio italiano, con i tifosi del Milan che avevano deciso di prendere una posizione decisa riguardo il costo dei biglietti per le partite in trasferta. La questione ha interessato in particolar modo proprio la sfida contro la Juventus, a Torino, con i sostenitori della Sud e l'Associazione Italiana Milan Club (l'AIMC) che avevano messo in chiaro la loro intenzione di non partecipare all'evento. Il prezzo del biglietto era stato ritenuto esorbitante: 80 euro a singolo tagliando, una cifra effettivamente folle.
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