Il terzino inglese, attraverso il proprio podcast personale, ha voluto spiegare meglio quale fosse la sua intenzione nell'occasione: 

Non stavo dicendo a Joao 'non sei Messi, passa la palla'. Stavo dicendo 'assicurati di avere un metodo'. Era d'accordo con me e ha detto che dobbiamo avere più passaggi e un po' più di controllo. Non l'ho detto solo a Joao. Non sapevo che ci fosse una telecamera lì. Ma non avrei cambiato nulla di quello che ho detto. Il commento che ho fatto è che nessuno è Messi. E così in ogni squadra del mondo, tranne che in certi individui che possono capovolgere una partita quando vogliono. Li applaudo: sono Kylian Mbappé, Vinicius Jr, Mo Salah e Ousmane Dembélé, che è stato inarrestabile dall'inizio dell'anno. A parte questo, è un gioco di squadra.

Non un rimprovero quindi, ma un consiglio: la leadership e l'esperienza di Walker saranno importanti in questo finale di stagione rossonero.

Kyle Walker, applauso alla tifoseria del Milan al termine di una partita.
Kyle Walker applaude i tifosi del Milan al termine di una partita - Image Photo Agency (via Delta Pictures)
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