Tijjani Reijnders al suo secondo anno in rossonero è ormai diventato un vero e proprio punto fermo della squadra. Un leader tecnico capace di svariare su tutto il fronte offensivo, un tuttocampista moderno. Già nella passata stagione insieme a Stefano Pioli, l'olandese aveva fatto vedere tutta la sua qualità, a tratti devastante negli ultimi 30 metri di campo. Elegante, educato e mai una parola fuori posto. Tijjani è un qualcosa che non è abituale vedere nel calcio di oggi, poichè capace di rappresentare i valori e l'etica dello sport di una volta, quello vero, quello nostalgico. Tante belle giocate, gol, assist e una sola espulsione in carriera, quella assurda ricevuta contro l'Udinese, a nostro parare fuori contesto e che ha poco a che vedere con il giocatore corretto che è il centrocampista milanista di Fonseca.

Se è vero che in questo avvio di stagione nessuno ha raggiunto i livelli di Christian Pulisic, il migliore per rendimento e gol fin qui, è altrettanto corretto ammettere che anche Reijnders ha cominciato l'annata nel migliore dei modi. La doppietta contro il Bruges è il manifesto di quel che l'olandese può e sa fare. Due goal identici o quasi, con la differenza che un assist gli è giunto da sinistra (Okafor) e l'altro da destra (Chukwueze). Ma lo svolgimento e il finale sono stati gli stessi: doppio inserimento dalle retrovie, doppio destro vincente alle spalle di Mignolet. L'inserimento in area di rigore, un tema molto caro per i tifosi del Milan abituati in passato a quelli di Bonaventura prima e Kessiè poi. 

Reijnders è così diventato un punto chiave del Milan, non solo con Fonseca. Infatti, i dati degli ultimi 14 mesi, quelli in cui il centrocampista olandese è sceso in campo in partite ufficiali con la maglia del Milan, sono emblematici e sottolineano tutta l'importanza di un giocatore che il club ha voluto a tutti i costi per provare a dimenticare Sandro Tonali, ceduto al Newcastle proprio nell'estate del 2023. Ebbene, il Milan tra la scorsa stagione e l'inizio di questa ha giocato 63 partite tra tutte le competizioni: 61 di queste con Reijnders in campo, 54 schierandolo titolare. Da agosto a oggi, escludendo il debutto in campionato contro il Torino, l'olandese è sempre sceso in campo dal primo minuto.
Si tratterà dunque della terza partita del Milan senza Reijnders. La prima è stata Milan-Napoli di febbraio, mese non esaltante a livello personale: anche allora l'ex AZ era squalificato. L'unica volta in cui questi è rimasto tutto il tempo in panchina per scelta tecnica (di Pioli) risale a Milan-Atalanta 1-1, sempre a febbraio.

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