Allenatore Milan, è sbagliato far decidere ai tifosi: le parole di Capello
Fabio Capello alla Gazzetta dello Sport promuove Conceicao: «Ha le carte in regola...» Ma il Milan deve decidere unito, e non dare peso all'umore dei tifosi.
La ricerca del nuovo allenatore tiene banco nei corridoi di Casa Milan. Dopo che la trattativa con Julen Lopetegui è saltata per la dura presa di posizione dei tifosi, il casting ha alimentato anche un'accesa discussione tra osservatori, opinionisti e addetti ai lavori. A proposito: sfumato il tecnico spagnolo (che le ultime indiscrezioni sostengono ora vicino al West Ham) sulle lista di RedBird starebbe prendendo quota il nome di Sergio Conceicao, tecnico portoghese del Porto.
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Le parole di Capello su Conceicao
Alla Gazzetta dello Sport Fabio Capello ha espresso le sue considerazioni riguardo a ciò che sta succedendo da giorni nell'ambiente Milan. Secondo Capello Conceicao è una scelta valida, a patto però che sia pienamente condivisa all'interno della Società:
Se il Milan andrà convinto su di lui può essere sulla strada giusta, Conceicao ha le carte in regola. Conosce la Serie A per il suo trascorso da calciatore: da noi ha giocato e vinto, questo può senz'altro aiutarlo a gestire la pressione dell'ambiente. L’importante è che tutti nel Club siano d’accordo, il caso Lopetegui insegna…
Se avessero deciso i tifosi, il Milan non avrebbe avuto né Sacchi e né Capello
La vicenda legata all'ex ct della Spagna (la cui candidatura è stata pesantemente contestata dal tifo caldo del Milan) - spiega Don Fabio - porta con sé un'importante lezione:
Il fatto che una società come il Milan abbia ceduto alla volontà dei tifosi suggerisce che forse non c’era unanimità totale sulla scelta. Diversamente sarebbe un ripensamento grave: se le decisioni del passato fossero prese in base all’umore dei tifosi, il Milan non avrebbe avuto Sacchi e nemmeno il sottoscritto…
Il messaggio di Capello arriva chiaro: le grandi decisioni nascono da visioni coraggiose e non certo dall'umore popolare. La domanda che oggi in molti si fanno è proprio questa: è giusto che in un club come il Milan la selezione dell'allenatore (ma questo vale anche per l'acquisto di nuovi calciatori) venga orientata dal volere della tifoseria?