Una delle problematiche che più ha inciso sull’andamento del Milan fino ad ora in campionato e in Champions League è sicuramente la difesa: 20 i gol presi in 15 partite disputate; solo 4 i cleen sheet collezionati, contro Venezia, Lecce, Monza e Udinese (contro queste ultime due formazioni, conquistati a fatica). Anche trovare la coppia di centrali più solida sta diventando un rebus: ad oggi, il duo Gabbia-Tomori risulta il più resistente alle incursioni avversarie. Anche se i numeri, specialmente per una big come il Milan, rimangono impietosi: su 450 minuti giocati insieme, 5 reti incassate e una media gol subiti nei 90’ pari a 1.

Nei giorni che separano il Milan dal mercato di riparazione di gennaio, sono innumerevoli i nomi fatti ed accostati alla società rossonera sul fronte difensivo: uno su tutti però rimane in primo piano, l’intramontabile Jakub Kiwior, vecchia conoscenza del calcio italiano che, dopo essere sbocciato a La Spezia, è stato acquistato immediatamente dall’Arsenal (forse troppo presto dato il suo attuale minutaggio con la squadra londinese). Secondo Carlo Pellegatti però, nonostante sottolinei quanto ci sia urgenza di operare sul fronte vice Fofana e (soprattutto) vice Theo, l'innesto giusto per la difesa del Milan è già presente a Milano. Di seguito le sue parole.

Non è il suo momento ma io continuo a credere in lui: non sta attraversando un periodo psico-fisicamente vibrante, positivo, ma io sono sicuro che lui arriverà e riuscirà ad imporsi: tanti giocatori nella loro prima avventura, nella loro prima esperienza in una realtà diversa a livello di calcio e ambientale hanno sofferto e hanno avuto problemi. Ma lui spero proprio che possa confermare quello che abbiamo visto all’inizio della stagione e ci sembrava un grande giocatore. L’abbiamo tutti paragonato a Jaap Stam: esagerato? Vedremo.

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