La stagione del Milan in Serie A è una continua altalena, i rossoneri non riescono a mantenere la costanza necessaria per ambire ai vertici. Gli errori fin qui commessi sono il riflesso di una gestione complessa e di un organico che non riesce a reggere il peso delle aspettative. Sergio Conceiçao, arrivato con l’ambizione di rivitalizzare il gruppo e renderlo vincente, sta trovando sulla propria strada più ostacoli del previsto.

La Supercoppa vinta a Riad non ha dato allo spogliatoio la spinta emotiva sperata, ma al contrario ha lasciato intatto a Milanello il problema di fondo: la mentalità di una squadra incapace di affrontare con la giusta determinazione le partite decisive. Errori tattici, cali di concentrazione e scelte discutibili si accumulano… È evidente che qualcosa deve cambiare, in fretta.

Il problema principale del Milan risiede nella costruzione della rosa. La società non ha messo a disposizione prima di Fonseca e ora di Conceiçao una squadra adeguata per affrontare una stagione ricca di impegni e ambizioni. La mancanza di alternative di livello, contro la Juventus è emersa in modo lampante: mentre Thiago Motta ha potuto contare su una panchina profonda e su giocatori abituati a gestire la pressione, il collega portoghese ha dovuto affidarsi a giovani promettenti (Camarda) o a giocatori già ai margini del progetto, come Luka Jovic.

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