Paulo Fonseca non può certo essere soddisfatto del Milan visto a Firenze. Dopo la vittoria nel derby e la conferma in casa contro il Lecce, i rossoneri sono inciampati in trasferta due volte in una settimana. Al Franchi, per la settima in campionato, Theo Hernandez e compagni non sono riusciti a ripetere il buon secondo tempo di martedì alla BayArena. Ai microfoni di DAZN, il tecnico portoghese ha analizzato così la prova dei suoi contro la formazione di Raffaele Palladino:

Fino a oggi con questa struttura avevamo fatto bene, non è che la Fiorentina abbia creato così tante opportunità. Stasera è mancata aggressività nel primo tempo. È stato chiaramente un problema di aggressività difensiva, non di struttura. Quando sbagli due rigori e prendi un gol come il primo, è difficile vincere.

L'arbitro del match, il Signor Pairetto, questa sera ha fischiato tre calci di rigore, tutti e tre parati dai portieri, da Maignan e da De Gea. A proposito del fallo di Theo su Dodò, quello del primo penalty della serata rivisto dal direttore di gara al monitor, Fonseca ha un po’ acceso la polemica:

Io che amo il calcio non voglio contribuire a questo circo. Un minimo contatto è rigore. Il calcio non è così. Ma non voglio parlare dell'arbitraggio…

A Firenze un Milan distratto

Ciò che deve far riflettere dentro la sconfitta del Milan al Franchi è la dinamica dei due gol subiti dalla squadra, il primo da rimessa laterale e il secondo da un rilancio del portiere. A caldo, Fonseca non ha saputo darsi una risposta:

È difficile da spiegare. Per me è mancata l'aggressività. Nel primo tempo con questa struttura non abbiamo fatto quello che avevamo fatto prima di questa partita, non siamo stati rigorosi nel chiudere gli spazi. Se sono mancati giocatori in area? Abbiamo sempre tre o quattro calciatori dentro l'area, mi sembra che abbiamo avuto uomini quando abbiamo fatto cross, che però non sono stati sempre precisi. Dalla panchina mi sembra che uomini in area ci siano stati, devo però riguardare la partita.

I cambi di Leao e Pulisic fanno discutere: ecco come Fonseca si è giustificato

L’allenatore del Milan ha infine spiegato i motivi che lo hanno spinto nell'ultima fase dell'incontro a richiamare a bordocampo Leao e Pulisic, due dei rossoneri più dinamici e propositivi visti questa sera a Firenze, sostituiti da Okafor e Chukwueze:

La sostituzione di Leao è stata una mia opzione, in quel momento con Okafor volevo più profondità. Pulisic invece è reduce da un problema al flessore accusato in settimana che abbiamo gestito, l'ho sostituito perché avevo paura... L'espulsione di Theo? Non so cosa sia successo.

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