Arrivato a Milano nell'estate del 2019, Theo Hernandez rappresenta oggi uno dei simboli di questa squadra per carattere, carisma e doti tecniche. Il terzino francese è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, se non il migliore a tratti, anche se, con qualche difficoltà ha iniziato questa stagione insieme al nuovo tecnico Paulo Fonseca. I rapporti tra i due non sembrano totalmente idilliaci, un discorso che forse può valere anche per Rafa Leao, ma con un stagione così lunga e con tanti discorsi che verranno messi a tavolino (quello del rinnovo in primis) i problemi dovranno essere superati o quantomeno risolti. Dal punto di vista tecnico invece, Theo è un vero e proprio motore continuo, che negli anni ci ha spesso abituato a grandi falcate palla al piede. Ricordiamo tutti il gol, probabilmente il più bello segnato in rossonero, nel 2022 contro l'Atalanta a San Siro. Una galoppata dalla difesa fino alla porta di Musso, San Siro in festa e rossoneri in pole per lo Scudetto. Altri tempi, bellissimi ricordi.

Ad oggi, prima di parlare più di numeri e statistiche, il Milan dovrà fare a meno di Theo ancora per un'altra partita in Serie A. Infatti, il terzino francese e Tijjani Reijnders, due pedine fondamentali per il Milan di Paulo Fonseca, non saranno a disposizione del tecnico portoghese in vista della gara contro il Napoli martedì sera a San Siro. Theo deve ancora scontare una delle due giornate di squalifica rimediate alla fine della gara contro la Fiorentina, mentre Reijnders è stato espulso contro l'Udinese e dovrà quindi saltare il prossimo turno. Un momento non troppo facile per l'ex Real Madrid, protagonista di un inizio di stagione tra lampi e complicate cadute caratteriali. Da qui il discorso fatto in precedenza con il rapporto insieme a Fonseca.

Così, il momento di Theo Hernandez non è di certo dei più felici. Prove positive ma anche diversi passaggi a vuoto, con un nervosismo palesato a più riprese e costato caro. Il tutto si traduce in futuro al Milan tutto da scrivere, con un rinnovo ad oggi in alto mare. I dialoghi tra il terzino sinistro e la società per prolungare il contratto sono stati intavolati da mesi, ma al momento c'è distanza tra domanda e offerta. La linea tracciata dalla dirigenza inoltre pone al primo posto la meritocrazia sul campo, dove il transalpino, tra cooling break dell'Olimpico, errori tecnici e rosso diretto rimediato domenica dopo il fischio finale di Pairetto, non sta brillando né garantendo continuità.

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